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Venerdì, 29 Marzo 2024
Elezioni politiche 2022: ultime notizie Verona

Il libretto del prete ai fedeli prima delle elezioni: "Non votate chi è per il ddl Zan"

Otto pagine di indicazioni per la scelta dei candidati, con attenzione alle posizioni su aborto, omosessualità, immigrazione. Il parroco è ritenuto l'autore, smentisce ma precisa di approvare tutto il contenuto

A fare propaganda per le elezioni di domenica 25 settembre non sono solo i partiti ma anche le parrocchie. Almeno questo è quello che succede a Sona, provincia di Verona. E' comparso un volantino, in realtà qualcosa in più visto che si tratta di uno scritto di otto pagine, per indirizzare i fedeli e portarli sul quella che è ritenuta la "retta via" nella scelta dei candidati. Che poi si riduce nel "non votate chi promuove il ddl Zan".  Per alcuni l'autore è il sacerdote. Lui smentisce, ma non nega che le idee riportate coincidono in pieno con le sue.

"Qui occorre scegliere partiti che condividano la nostra esperienza religiosa e essere liberi di professare la nostra fede - si legge - Devono anche rispettare il crocifisso come segno religioso e culturale. Occorre scegliere un partito che non sia fra quelli che promuovano il ddl Zan, un decreto liberticida". E, come facile intuire, il "problema" non è solo il ddl Zan. Ma anche le posizioni dei partiti su aborto, diritti lgbt e migranti. Si punta sulla "sacralità della famiglia, cellula fondamentale della società" sulla "difesa della vita nel suo nascere e nel suo morire"

Il parroco, don Giorgio Zampini, dice alla stampa locale di non essere lui l'autore ma di approvare totalmente il contenuto: "È un testo per i cristiani". L'autore quindi resta misterioso, almeno secondo la versione ufficiale perché in tanti vedono nel testo le idee e la "firma" di don Zampini. 

Non sarebbe in fondo la prima volta. A giugno quando Verona ha eletto il nuovo sindaco aveva preso posizione il vescovo Giuseppe Zenti (ora in pensione). Anche in quella occasione le idee del prelato erano state messe nere su bianco con una lettera in cui si invitava a osservare nei candidati "quali sensibilità e attenzioni sono riservate al tema dell'aborto, all'eutanasia e alla famiglia voluta da Dio e non alterata dall'ideologia del gender".

"Più che consigli elettorali ai parrocchiani, gli stralci del documento distribuito al di fuori della chiesa di Sona ci sembrano un concentrato di omo-bi-transfobia", è la replica del Circolo Pink di Verona, associazione nata proprio per dar voce e risposta ai bisogni delle persone omosessuali, trans e bisessuali. "Siamo un po' alle solite - prosegue il Circolo Pink - E che questo documento venga distribuito fuori da una chiesa, con l'avallo del parroco, dimostra solo la perdurante avversione contro una ipotetica legge che punirebbe i reati ai danni delle persone Lgbtqia+, che sia il ddl Zan o un'altra".  

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