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Giovedì, 18 Aprile 2024
Verso le elezioni /4

Ecco le norme per tutelare la privacy: per telefonate, sms ed email serve consenso

Il Garante della Privacy ha fissato le regole per l'uso dei dati dei cittadini durante la campagna elettorale. Liberi solo gli indirizzi delle liste elettorali. Per il resto è vietato contattare 'privatamente' l'elettore

Sono state pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale le regole fissate dal Garante della Privacy per l'uso dei dati dei cittadini durante la campagna elettorale. Si tratta di regole, precisano dall'Autorità guidata da Antonello Soro, che confermano quelle già stabilite dal provvedimento generale in materia che prevede speciali casi di esonero temporaneo dall'informativa per i partiti e i movimenti politici. 

DATI CHE SI POSSONO USARE SENZA CONSENSO: Per contattare gli elettori ed inviare materiale di propaganda, partiti, organismi politici, comitati promotori, sostenitori e singoli candidati possono usare senza il consenso dei cittadini i dati contenuti nelle liste elettorali detenute dai Comuni, nonchè i dati personali di iscritti ed aderenti. Possono essere usati anche altri elenchi e registri in materia di elettorato passivo ed attivo (es. elenco degli elettori italiani residenti all'estero) ed altre fonti documentali detenute da soggetti pubblici accessibili a chiunque. Si possono utilizzare dati raccolti nel quadro delle relazioni interpersonali avute con cittadini ed elettori. 

DATI CHE SI POSSONO USARE SOLO CON IL CONSENSO DEGLI INTERESSATI: Serve il consenso per sms, e-mail, mms, telefonate preregistrate e fax. Stesso discorso nel caso si utilizzino dati raccolti automaticamente su Internet o ricavati da forum o newsgroup, liste di abbonati ad un provider, dati presenti sul web per altre finalità. Continuerà ad essere obbligatorio raccogliere il consenso per poter usare i dati degli abbonati presenti negli elenchi telefonici, i quali dovranno quindi preventivamente manifestare la loro disponibilità a ricevere questo tipo di telefonate. Sono utilizzabili, sempre se si è ottenuto preventivamente il consenso degli interessati, anche i dati relativi a simpatizzanti o altre persone già contattate per singole iniziative o che vi hanno partecipato (es. referendum, proposte di legge, raccolte di firme). 

DATI NON UTILIZZABILI: Non sono in alcun modo utilizzabili gli archivi dello stato civile, l'anagrafe dei residenti, indirizzi raccolti per svolgere attività e compiti istituzionali dei soggetti pubblici o per prestazioni di servizi, anche di cura; liste elettorali di sezione già utilizzate nei seggi; dati annotati privatamente nei seggi da scrutatori e rappresentanti di lista durante operazioni elettorali. 

INFORMAZIONE AI CITTADINI: I cittadini, ricorda il Garante, devono essere sempre informati sull'uso che si fa dei loro dati. Se i dati non sono raccolti direttamente presso l'interessato, l'informativa va data all'atto della registrazione dei dati o al momento del primo contatto. Per i dati raccolti da registri ed elenchi pubblici o in caso di invio di materiale propagandistico di dimensioni ridotte (c.d. 'santini'), il Garante ha consentito a partiti e candidati una temporanea sospensione dell'informativa fino al 30 aprile 2013. 

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