Elisabetta Gardini lascia Forza Italia: "Partito in agonia, Berlusconi non lo merita"
L'europarlamentare padovana era capogruppo di Forza Italia al Parlamento Europeo per il Ppe: "Assolutamente impossibile portare un contributo. Non esiste un luogo di confronto"
A pochi giorni dalle elezioni europee, Elisabetta Gardini annuncia il suo addio a Forza Italia. L'annuncio arriva con una nota, pubblicata anche su Facebook e Twitter. "E' naturalmente una decisione dolorosa - scrive la parlamentare padovana - che ho preso dopo una lunga riflessione e dopo aver constatato che le scelte politiche del partito non sono più quelle che mi avevano spinto ad aderire, a diventare parlamentare europeo e ad accettare di esserne il capo delegazione a Strasburgo. Ringrazio il Presidente Berlusconi per l'affetto e la stima che mi ha sempre dimostrato e che sinceramente ricambio. Ma l'azione politica non poggia sulla mozione degli affetti".
Elisabetta Gardini lascia Forza Italia: il suo addio al partito in una nota
Gardini, capogruppo di Forza Italia al Parlamento Europeo per il Ppe, spiega i motivi del suo addio con queste parole: "A lui (Berlusconi, ndr) continuano a raccontare un partito che non c'è e questo impedisce a Forza Italia di correggere quegli errori che l'hanno portata distante dalla sua base e dai suoi elettori. Chi oggi decide le sorti del partito semplicemente vuole che le cose continuino così. E la volontà di pochi impone questa agonia senza fine ai più. Un'agonia che il presidente Berlusconi non merita davvero per quello che rappresenta per la storia politica di questo Paese".
🇪🇺 Lascio @forza_italia
— Elisabetta Gardini (@EGardini) 12 aprile 2019
E' naturalmente una decisione dolorosa, che ho preso dopo una lunga riflessione....https://t.co/RgfAiSdzj7 pic.twitter.com/g7sfAo5bU9
"Assolutamente impossibile - sostiene Gardini - portare un contributo. Non esiste un luogo di confronto. Buttiamo a mare il lavoro di militanti, giovani, amministratori locali, sindaci... di tutte le persone che potrebbero riallacciare i legami con i nostri territori. Tutto questo ha portato Forza Italia lontano dalla sua missione. Non c'è più coerenza tra la ragione sociale per cui è nata e quello che è diventata. Nel mio lavoro di capo gruppo al Parlamento Europeo ho cercato di tenere la barra dritta, battendomi per una partecipazione convinta e leale, ma cercando sempre una adesione critica e lucida, mai connivente con persone e forze che all'interno dell'Unione tentassero di subornare e mortificare la forza e il ruolo del nostro Paese, che dell'Unione è un fondatore. Quella linea di azione non c'è più, sostituita da una accettazione acritica e supina di decisioni prese da altri, in altre capitali europee, spesso senza consultare, e addirittura contro, l'Italia. Non ci sto, e con dispiacere ma con altrettanta convinzione vado via".
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Dal 2008 Elisabetta Gardini ricopre l'incarico di europarlamentare, subentrata come prima dei non eletti di Forza Italia al seggio lasciato libero a Strasburgo da Renato Brunetta, dimessosi per incompatibilità con l'incarico ministeriale. Alle Elezioni europee del 2009 è stata rieletta nella lista del Popolo della Libertà con 79.024 preferenze nella Circoscrizione Italia nord-orientale. Il 16 aprile 2014 viene ufficialmente candidata come capolista di Forza Italia nella Circoscrizione Italia nord-orientale. Con 67.888 preferenze è la prima nella Circoscrizione Nord Est per Forza Italia venendo rieletta. Il 1º luglio gli eurodeputati del suo partito la scelgono all'unanimità come capo delegazione all'interno del gruppo del Ppe.