Ventitre paesi Ue firmano la Cooperazione permanente per la Difesa
Primo passo verso l'esercito europeo. All'appello delle adesioni mancano solo il Regno Unito, che sta per lasciare l'Ue, e poi i paesi tradizionalmente neutrali Malta, Irlanda e Danimarca, più il Portogallo. Pinotti: "Opportunità per l'industria italiana"
I ministri degli Esteri o della Difesa di 23 paesi dell'Unione europea su 28 hanno firmato, oggi a Bruxelles, la "notifica congiunta" in cui annunciano l'intenzione di partecipare alla nuova Cooperazione strutturata permanente "Pesco" nel settore della Difesa, e l'hanno rimessa all'Alto rappresentante Ue per la Politica estera e di sicurezza comune, Federica Mogherini.
All'appello delle adesioni mancano solo il Regno Unito, che sta per lasciare l'Ue, e poi i paesi tradizionalmente neutrali Malta, Irlanda e Danimarca, più il Portogallo, che non poteva firmare oggi per motivi di politica interna, ma che dovrebbe aggiungersi più tardi.
La possibilità di creare una Pesco nell'area della politica di Sicurezza e Difesa è stata introdotta con il Trattato di Lisbona, entrato in vigore a dicembre del 2010. Si tratta di un quadro permanente di cooperazione che consentirà di sviluppare capacità di difesa congiunte ai paesi che vogliano e siano in grado di farlo, investendo in progetti condivisi o rafforzando le preparazione operativa e i contributi delle proprie forze armate.
Uno degli impegni che prevede la Pesco è "l'aumento regolare dei bilanci della Difesa in termini reali , allo scopo di raggiungere gli obiettivi concordati". Il Consiglio Ue dovrà adottare ora la decisione che stabilisce la Pesco con un voto alla "maggioranza qualificata rafforzata". Il voto è previsto per il prossimo Consiglio Affare esteri, l'11 dicembre a Bruxelles.
Una lista di progetti (training, sviluppo delle capacità di difesa, e preparazione operativa) che saranno intrapresi nel quadro della Pesco dovrebbe essere concordata dagli Stati membri partecipanti una volta che la Cooperazione permanente sarà stata stabilita.
Pinotti: "Opportunità per l'industria italiana"
Il lancio delle cooperazioni permanenti nel settore della difesa Ue (Pesco secondo l'acronimo inglese) rappresenta un'opportunità per l'industria italiana. Lo ha sottolineato, dopo aver firmato i primi impegni Pesco, il ministro della Difesa Roberta Pinotti. "La cosa importante- ha osservato lasciando il palazzo del Consiglio Ue a Bruxelles - è anche la decisione su un fondo europeo per la difesa".
"Non è tanto importante la sua entità, che non e' ancora cospicua rispetto agli investimenti nazionali, ma il fatto che spingerà le nazioni europee a fare progetti insieme anche dal punto di vista industriale. Avendo l'Italia delle eccellenze anche nel campo della difesa, questa è un'opportunita'".
In particolare, il ministro ha citato l'esempio del progetto europeo sui droni: "siamo pienamente addentro, abbiamo da tempo sperimentato il sistema di comando e controllo su come far volare i droni".