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Martedì, 23 Aprile 2024
Eurosummit / Belgio

Eurosummit: accordo antispread, Germania battuta

Nella notte tra giovedì e venerdì è stato raggiunto un punto di incontro: i fondi di salvataggio acquisteranno titoli di Stato dei paesi 'virtuosi'

Bruxelles. Ore 4.20 di venerdì 29 giugno. C'è l'accordo! Battuto il "no" di Berlino alle misure 'antispread'. Italia, Spagna e Francia festeggiano.

Dopo un lunghissimo negoziato notturno convocato a sorpresa dopo la fine della prima giornata di Consiglio europeo, "Consiglio qualche volta teso" ha spiegato il premier Monti, si è giunti alla svolta tanto auspicata.

Una svolta che somiglia abbastanza da vicino a quella proposta 'antispread' partorita da Monti e che aveva incontrato subito i favori di Mariano Rajoy e François Hollande.

L'ACCORDO - L'accordo prevede che i paesi 'virtuosi' sotto la pressione di spread 'eccessivi' potranno usufruire dell'acquisto di una parte dei loro titoli di Stato da parte dei fondi di salvataggio dell'Eurozona (l'Efsf e il suo successore permanente, l'Esm), senza per questo doversi sottoporre a condizioni aggiuntive rispetto agli impegni già presi con la Commissione e l'Eurogruppo.



In sostanza, il paese interessato dovrà comunque fare una richiesta formale di attivazione dell'intervento del Fondo di salvataggio, e sottoscrivere un 'Memorandum of understanding' ('Protocollo d'intesa') con la Commissione europea. 

I dettagli dell'accordo saranno ratificati dall'Eurogruppo entro il 9 luglio, ma lo scudo antispread è ora una realtà nel panorama europeo.

LA TRATTATIVA - La linea dura scelta da Mario Monti al Consiglio Ue paga: la minaccia di mandare a monte l'intero pacchetto, compreso il patto per la crescita da 130 miliardi, alla fine è riuscita a far cadere - dopo 13 ore di trattativa - le resistenze dei Paesi nordici guidati dalla Germania di Angela Merkel. 

Sono le 5 di mattina quando Monti finalmente lascia la sala del Consiglio: che l'accordo sia fatto è cosa nota, già lo hanno annunciato Van Rompuy e Barroso.

L'Italia ottiene dunque il meccanismo di stabilità lungamente cercato: varrà - spiega il premier - per i Paesi virtuosi "che rispettano le raccomandazioni specifiche al loro Paese, il Patto di stabilità e altri criteri, come l'Italia in questo momento rispetta".

E la "novità importante" è che coloro che chiederanno di accedere al meccanismo "se osservano tutte le condizioni non dovranno sottoporsi ad uno specifico programma: dovranno firmare un memorandum of understanding ma non avranno la troika". Altro successo nella trattativa italiana. Tanto che Monti può permettersi anche un colpo a sorpresa: l'Italia ha insistito per il meccanismo, "ma non abbiamo in questo momento l'intenzione di avvalercene".

LA SQUADRA - La mossa di Roma e Madrid inoltre coinvolge ancora di più il presidente francese. Perché Hollande non può permettersi di vedere bloccato il suo primo risultato, appunto il patto per la crescita. Tanto che nella conferenza stampa notturna, Hollande si schiera con nettezza a favore della posizione italiana: serve un meccanismo anti-spread per i Paesi virtuosi "senza che sia loro imposto un programma aggiuntivo".



STRETTA FINALE - E quello di Roma e Madrid "non è un ricatto" ma una posizione comprensibile. Parole ben diverse da quelle che avrebbe voluto usare Herman Van Rompuy, che voleva annunciare in conferenza stampa l'accordo raggiunto sulla crescita, facendo letteralmente infuriare - raccontano fonti diplomatiche - il solitamente compassato Monti. Ma la tempistica degli annunci era decisiva nella trattativa italiana: "Non potevamo permettere che passasse l'accordo solo su un aspetto della trattativa, prima di avere l'intesa anche su quello che volevamo noi". E così il presidente del Consiglio Ue deve ammettere che "due Paesi vogliono garanzie": nessun accenno al veto di Spagna e Italia, omissione che provoca lo "stupore" della delegazione italiana.



VITTORIA - Dopo le conferenze stampa, anche Hollande e Van Rompuy tornano al tavolo delle trattative con gli altri 16 leader dell'Eurozona. Sono circa le due quando iniziano a trapelare le voci di un'intesa vicina, appunto con il mandato all'Eurogruppo. L'ufficialità arriverà solo poco prima delle 5, quando fonti della delegazione italiana fanno sapere di un accordo "soddisfacente". Mezz'ora dopo, Monti può esprimere la sua soddisfazione davanti a taccuini e telecamere. Che si aggiunge a quella per la vittoria dell'Italia: "Orgoglioso e felice, sarò a Kiev per la finale".

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