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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

L'Italia conferma l'acquisto degli F35 (che il M5s non voleva): "Fedeli ai patti"

Il premier Conte ha confermato il rispetto della commessa al Segretario di Stato Mike Pompeo: il nostro Paese acquisterà 90 jet da guerra

"Saremo fedeli ai patti". E i patti parlano chiaro: l'Italia "doveva acquistare" e acquisterà dagli Stati Uniti 90 aerei da guerra F35. Da Palazzo Chigi, infatti, è arrivato l'impegno a rispettare gli accordi presi sull'acquisto dei novanta jet da guerra diventati materia di scontro politico soprattutto per la contrarietà del Movimento 5 stelle. Il partito di Luigi Di Maio aveva ipotizzato un passo indietro sul programma di acquisto concordato tra Italia e Usa. E ora dagli ambienti parlamentari dei 5 stelle filtra un certo malessere. 

Il "caso F35": 90 aerei da guerra in arrivo in Italia

Sul "caso F35", rimasto sottotraccia nelle ultime settimane, è stato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte a rassicurare il Segretario di Stato americano Mike Pompeo durante l'incontro della scorsa settimana a Roma. E sarebbe stata confermata pubblicamente la "soddisfazione" degli americani. Nel 2012, ricorda il Corriere della Sera in un articolo a firma di Fiorenza Sarzanini, l'Italia decise di ridurre l'ordine dai 131 aerei, previsti nel contratto siglato nel 1998 dal governo Prodi, a 90: trenta nella versione B a decollo corto e atterraggio verticale (15 per la Marina e 15 per l'Aeronautica) e sessanta nella versione A, a decollo e atterraggio convenzionale.

Il Movimento 5 stelle è sempre stato contrario al progetto, tanto che nel programma elettorale del 2017 era previsto il blocco degli ordini. Ma una volta arrivati al governo, ministri e sottosegretari grillini si sono resi conto che i contratti non potevano essere disdetti se non pagando penali altissime e così si è deciso di procedere. "L'Italia verserà i 389 milioni per gli F35, perché non è un Paese che si fa parlare dietro", aveva detto la ministra della Difesa Elisabetta Trenta nel maggio scorso. Poche settimane dopo, il dossier è stato consegnato al premier Conte e con il cambio di maggioranza M5s-Pd si è deciso di procedere, anche perché bisogna sbloccare l'ordine dei tre nuovi "lotti" scongiurando il rischio di pagare le penali.

Nel marzo scorso era stato il Consiglio supremo di Difesa, presieduto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a sottolineare "il carattere di continuità, anche finanziaria, che deve necessariamente caratterizzare i programmi di ammodernamento che si sviluppano su orizzonti temporali particolarmente lunghi".

Da odiati a irrinunciabili: gli F35 scatenano il caos tra i 5 stelle

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