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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Ravenna

Finto manifesto funebre per il candidato sindaco sconfitto, polemica a Faenza

La condanna del primo cittadino: "Gesto offensivo e di pessimo gusto"

All'indomani dei risultati delle elezioni amministrative che ha visto Massimo Isola proclamato sindaco di Faenza (Ravenna) è comparso in città un finto manifesto funebre con l'annuncio della morte del candidato della lista avversaria di centrodestra Paolo Cavina. Uno scherzo di cattivo gusto, condannato subito dal neosindaco.

"Dopo una lunga campagna elettorale è venuto a mancare alla vita politica cittadina il quasi sindaco Paolo Cavina, candidato del centrodestra già del centrosinistra. Insieme a lui la città ricorda il quasivicesindaco Gabriele Padovano, il quasiassessore Domizio Piroddi e tutti coloro che sono stati quasivicini a portare la nebbia a Faenza. Faenza respira", è il testo del messaggio che si legge sul manifesto.

Finto manifesto funebre a Faenza per Paolo Cavina

Isola ha stigmatizzato l'accaduto in un post su Facebook. "Durante questa campagna elettorale ho sempre prestato attenzione ai toni utilizzati e ho pesato ogni parola scritta o pronunciata, soprattutto se rivolta ai miei avversari - ha scritto il neosindaco - Per questo ci tengo fermamente a prendere le distanze da questo messaggio, scritto sotto forma di annuncio funebre, indirizzato al mio avversario Paolo Cavina e alla sua squadra. È un gesto che condanno, perché offensivo e di pessimo gusto. È una vergogna".

Sulla vicenda è intervenuto anche Jacopo Morrone, deputato e segretario della Lega Romagna. "Non si tratta di satira, ma di odio e intolleranza", ha detto Morroone. "Da gesti come questi si misura il basso livello in cui è scaduta l’area del centrosinistra uscita vincitrice dalle urne alle ultime elezioni. Se questo è il buongiorno che riservano alla città gli amministratori che guideranno Faenza nei prossimi anni, c’è davvero di che preoccuparsi. A dover essere condannato senza appello non è infatti il gesto in sé, pur grave e disonorevole, di aver elaborato e affisso un manifesto da morto con i nomi del candidato sindaco della parte avversa, uscito sconfitto, e di esponenti delle forze che lo appoggiavano, beffeggiandoli e denigrandoli".

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