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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica / Bologna

Retromarcia Favia: "Il futuro è al fianco di Beppe Grillo"

Il consigliere dell'Emilia Romagna torna a parlare dopo il fuorionda scandalo e tende la mano al suo leader. Che, intanto, dal suo blog prova (invano) a spogliarsi dei panni del 'santone'

Non ha dubbi il consigliere regionale dell'Emilia Romagna, Giovanni Favia: il futuro, suo, del Movimento 5 Stelle "e dell'Italia" è "accanto a Beppe Grillo" ma "nelle mani dei cittadini".

Per Favia, che dopo il fuorionda che ha fatto urlare tutta Italia allo scandalo-Casaleggio è tornato a parlare davanti alle telecamere, lo slogan non cambia: "Grillo è il detonatore, ma i cittadini sono la dinamite".

Freddo, distaccato e soprattutto molto 'da slogan', Favia - il consigliere 'dissidente' del Movimento - appare impacciato davanti alla telecamera, evidentemente provato da quello che ha definito "un errore" dal quale rialzarsi, "magari con le ginocchia un po' sbucciate. Ma gli incidenti vanno trasformati in risorse"

.La strada della redenzione per Favia passa da Grillo. Attaccare Casaleggio è stato "un errore". Da quel momento "un po' tutti" ha spiegato "stiamo perdendo il contatto con la realtà". Per ripartire, il Movimento 5 Stelle ha scelto (?) di ricompattarsi intorno al suo leader. A Beppe Grillo da Genova.

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Grillo che, da parte sua, sta provando a smettere i panni del 'santone'. Panni evidentemente scomodi dopo il caos mediatico che si è venuto a creare intorno al Movimento 'di Casaleggio'.

E così mentre il consigliere 'dissidente' tende la mano al suo leader, Grillo arringa dal suo blog: "Chi grida 'Forza Grillo!' come una volta di gridava 'Viva Zapata o Pancho Villa' non ha capito che è lui e solo lui l'artefice di un possibile cambiamento. Non deve votare per il Movimento 5 Stelle ma per sé stesso e se non rischierà nulla, se farà il guardone della politica nell'attesa di un nuovo vincitore, l'Italia rimarrà il paese pietrificato degli ultimi 150 anni".

Quindi, parole forti, come suo stile, contro tutti e tutti. Contro i leader e i cittadini italiani "che amano l'uomo forte, che si chiami Craxi, Berlusconi o Mussolini" ma "che lo appende per i piedi alla prima tempesta". 

Un intervento, l'ultimo di Grillo sul suo blog, che ha un chiaro obiettivo: tornare 'il' leader ma senza esserlo. Convincendo i cittadini che il movimento 'di Casaleggio' è in realtà il movimento 'dei cittadini'. Un Movimento nel quale anche un Favia può avere cittadinanza. Purché si attenga alle regole imposte dall'alto.

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