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Mercoledì, 24 Aprile 2024
La previsione

"Forza Lega" un partito che vale il 40% che piace a Salvini e Berlusconi e molto meno a Meloni

Cosa può succedere se Salvini e Berlusconi si mettessero insieme lo spiega uno dei maggiori esperti di numeri e sondaggi politici. E la Meloni? Rischia di essere fatta fuori dalla corsa alla leadership

Silvio Berlusconi ha proposto di fondere Forza Italia con la Lega, lanciando di fatto l’idea del partito Forza Lega. Un’operazione di cui si discute all’interno dei partiti e dentro i palazzi e che in un primo momento potrebbe sembrare un’operazione da Amarcord perché ricorda tanto i tempi del bipolarismo, quando Silvio Berlusconi, che al tempo era l’uomo più potente d’Italia, era il 2007, aveva lanciato la nuova grande casa del Centrodestra la cui porta era spalancata al “Popolo della Libertà”: Forza Italia più Alleanza Nazionale. 

Oggi l’idea di Berlusconi, che sembra aver mandato in fibrillazione gli eletti azzurri, non ricorda per niente quella manovra politica che, al tempo, portò la destra ad essere i più votati d’Italia: 37,4%. 

Federazione Forza Italia e Lega

E se invece funzionasse? Ad instillare il dubbio è Renato Mannheimer, sondaggista e sociologo, che, in merito all'idea della nascita di una federazione tra Forza Italia e Lega, fa previsioni tutt’altro che scontate. “Sicuramente la federazione diventerebbe il primo partito, probabilmente con Salvini leader – spiega proprio Mannheimer - Sul valore che la federazione avrebbe è difficile dire. Adesso Forza Italia e Lega insieme hanno il 30%. Ma in Italia con le fusioni spesso accade che si possa perdere un po'. Si arriverebbe al 27, 28 o 29%”. Ma con numeri così, il Cavaliere e il leader della Lega, prenderebbero non due ma tre piccioni con una fava: Salvini potrebbe rilanciarsi come leader del partito più votato d’Italia, candidandosi automaticamente a fare il Presidente del Consiglio nel 2023; Berlusconi tornerebbe al centro della scena, passando ad avere un peso nel primo partito del paese, mentre oggi è il leader in decadimento della quinta forza del Paese; ma soprattutto, e questo converrebbe più a Salvini che a Berlusconi, verrebbe fatta fuori Giorgia Meloni, che oggi, con Fratelli d’Italia, è ad un passo dai consensi della Lega. 

“L'altra cosa interessante è che sarebbe un partito pro Europa che lascerebbe a Meloni il campo dei nazionalisti e cercherebbe una collocazione europea. Questo, alla luce delle posizioni di Salvini riguardo all'Europa, rappresenterebbe una svolta", conclude l’esperto di statistiche e sondaggi. Insomma, con Forza Lega si potrebbe stravolgere il panorama politico italiano, che è forse un po’ quello che si sta cercando di fare a sinistra con il grande progetto di un fronte unitario fra Partito Democratico di Lette e Movimento 5 Stelle a guida Giuseppe Conte. 

Intanto, rispetto alla nascita di un nuovo partito unitario fra Lega e Forza Italia, quella di oggi sarebbe dovuta essere una giornata importante, di confronto fra i coordinatori regionali azzurri e il Presidente Berlusconi. Ma l’appuntamento è annullato e per qualcuno è la dimostrazione che comunque si vuole andare avanti, con o senza l’ok dei territori. Il tweet di Gabriella Giammanco, vice presidente di Forza Italia in Senato la dice lunga: “La tanto attesa riunione di oggi tra i coordinatori regionali e il Presidente Berlusconi è stata annullata. Mi chiedo come una decisione così importante come quella riguardante il futuro del nostro partito possa essere calata dall’alto senza prima sentire i territori”. 

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