Un prestito da 10 miliardi di dollari garantito da un gruppo di banche per rilevare il rimanente 41,5% di Chrysler e rifinanziare i debiti di entrambe le case automobilistiche. E' l'operazione a cui sta lavorando Fiat, secondo quanto riportato da Bloomberg.

Fiat sta trattando con Bank of America, Deutsche Bank, BNP Paribas e Goldman Sachs per completare l'acquisto della casa di Detroit. L'obiettivo è quello di completare l'operazione entro la fine dell'estate. Molto dipenderà anche dal tribunale del Delaware, che dovrà decidere entro la fine di luglio sulla controversia relativa al prezzo dell'opzione di acquisto di Fiat sulla quota detenuta da Veba, il sindacato statunitense dei metalmeccanici.

Le notizie arrivano nel giorno dell'assemblea di Exor, la holding di casa Agnelli. "Dobbiamo andare avanti e la società congiunta che emergerà dalla fusione Fiat-Chrysler sarà di grande dimensione e grande forza" ha detto il presidente di Exor e di Fiat, John Elkann, rispondendo alle domande degli azionisti all'Assemblea dei soci in corso a Torino.

ELKANN - "Da parte di Exor vi è l'assoluta convinzione che la cosa giusta è andare avanti e fare in modo che Fiat e Chrysler abbiano futuro sempre più insieme. Siamo stati assolutamente convinti, quando c'è stata la crisi del 2008, dell'importanza per Fiat di potersi sviluppare e partecipare al consolidamento del settore dell'automobile, abbiamo avuto la possibilità di entrare in America, di allearci con Chrysler e come azionisti abbiamo concordato con l'opportunità che Chrysler ha dato a Fiat".

SU MARCHIONNE - "Abbiamo sostenuto Sergio Marchionne e tutte le persone che lavorano con lui ad andare avanti e siamo stati molto positivi nei risultati ottenuti. Non c'è dubbio Fiat con Chrysler è un'altra società, che ha raddoppiato le dimensioni, che ha complementarità di gamma e che opera su tutti i mercati".