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Sabato, 20 Aprile 2024
Crisi economica / Torino

Mercato auto e sconti, Marchionne contro Volkswagen

L'ad di Fiat all'Herald Tribune: "Dalla Germania bagno di sangue sui prezzi". E scoppia il caos. La casa tedesca: "Si dimetta da presidente Acea". La Commissione europea: "Nessuna violazione della concorrenza"

E' bufera a livello europeo contro l'amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne. Al centro della polemica quello che ormai può essere definito il "Caso Volkswagen".

Tutto ha inizio giovedì, quando Marchionne - in un'intervista all'Herald Tribune - ha attaccato la politica dei prezzi della casa automobilistica tedesca, definendo "sanguinosa" la campagna di sconti portata avanti da Volkswagen. Una presa di posizione dura, quella dell'ad Fiat, che prima ha fatto imbufalire i vertici dell'azienda concorrente, quindi ha costretto anche la Commissione europea a prendere posizione a favore della casa di Wolfsburg. 

L'ATTACCO DI MARCHIONNE - I dati del mercato parlano chiaro: Fiat continua a calare mentre Volkswagen vola con un significativo rialzo dell'utile semestrale del 7%, per un totale di 6,49 miliardi di euro. E alla domanda dell'Herald Tribune sul perché di questi dati, la risposta dell'ad Fiat non si fa attendere: Volkswagen, con la politica degli sconti in Europa, "sta facendo un bagno di sangue per i prezzi  e un bagno di sangue per i margini", lasciando poi sottintendere come la casa di Wolfsburg stia portando avanti pratiche scorrette per alterare il mercato.

LA RISPOSTA DI WOLKSVAGEN - Non appena uscite allo scoperto le parole di Marchionne, i vertici dell'azienda tedesca non hanno esitato a rispondere in maniera molto dura: " "Mr. Marchionne è intollerabile in qualità di presidente dell'Acea (European Auto Industry Association). Gli chiediamo di dimettersi", ha affermato questa mattina il portavoce della Volkswagen Stephan Gruehsem dalle colonne del Wall Street Journal.

Dello stesso tono il capo del settore vendite della VW, Christian Klingler, che ha replicato alle accuse di Marchionne, negando che la casa tedesca stia portando avanti una politica aggressiva dei prezzi in Europa.

UE: "NESSUNA SCORRETTEZZA DA WV" - Quindi è arrivata la presa di posizione della Commissione europa alla Concorrenza - tramite il portavoce Antoine Colombani - a provare a riportare la calma: "La nostra commissione non è a conoscenza di abusi o pratiche scorrette sui prezzi da parte di Volkswagen". Quanto alle parole di Marchionne, Colombani si è limitato a un "no comment" spiegando che "le regole europee sulla concorrenza sono note e Marchionne dovrebbe conoscerle bene". 


POLEMICA PD - Come d'uso, non sono mancati riflessi politici alle parole di Marchionne. Questa la nota del Pd affidata a Roberto Della Seta e Francesco Ferrante: "Le ultime esternazioni di Marchionne contro la politica dei prezzi di Volkswagen rasentano il surreale: l' A.d. di Fiat, che tutti i giorni fornisce lezioni a mezzo mondo sulle superiori ragioni del mercato in questo caso protesta contro l'idea stessa di concorrenza. Delle due l'una - concludono - o il numero uno di Fiat si sta scoprendo comunista, forse stregato dalle frequentazioni cinesi, oppure deve risolvere qualche contraddizione con se stesso".

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