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Giovedì, 25 Aprile 2024
Fondi Pdl / Roma

Fiorito resta in cella: "Inappagata sete di arricchimento"

L'ex capogruppo della regione Lazio, indagato per peculato, rimane nel carcere romano di Regina Coeli: il gip ha rifiutato la rischiesta di scarcerazione. Domani il Riesame

Resta in carcere Franco Fiorito, l'ex capogruppo del Pdl alla Regione Lazio, indagato con l'accusa di peculato. Il gip del tribunale di Roma ha respinto l'istanza presentata dal difensore Carlo Taormina dopo l'interrogatorio di garanzia di giovedi scorso.

BATMAN ASSETATO.
Una "inappagata sete di arricchimento" l'ha definita il gip Stefano Aprile che ha accolto la richiesta di misure cautelari avanzata dal procuratore aggiunto Alberto Caperna e dal suo sostituto Alberto Pioletti, titolari del fascicolo che vede, finora, altri due indagati oltre a Fiorito.

"Fiorito ha commesso i fatti in modo preordinato, scientifico e reiterato - raccontano le pagine dell'ordinanza - circondandosi di correi e persone compiacenti in grado di fungere da bracci operativi delle azioni illecite disposte ed architettate da lui stesso, nonché da schermo delle medesime e, all'occorrenza, in grado di sottrarre e custodire la documentazione da cui emergono le responsabilità dell'indagato".

LA DIFESA. Accuse dalle quali l'ex capogruppo alla Pisana continua a dirsi estraneo. Il denaro era suo ed era destinato all'attività politica, avrebbe infatti ribadito Fiorito durante l'interrogatorio di garanzia, parlando di "finalità politiche" e assicurando che "tutto alla fine sarebbe stato rendicontato". Domani, invece, sarà il Tribunale del Riesame a vagliare la vicenda e a pronunciarsi in merito alla richiesta di scarcerazione.
 

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