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Venerdì, 19 Aprile 2024
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La flat tax conviene solo ai ricchi? Le parole (non dette) da Salvini sulla riforma fiscale

La polemica politica del giorno gira intorno ad una frase che il vicepremier Matteo Salvini non ha mai pronunciato. Quello che invece il leader della Lega ha spiegato è come l'obiettivo del governo sia che "tutti riescano ad avere qualche lira in più nelle tasche"

"È giusto che chi guadagna di più paghi meno tasse". La polemica politica del giorno gira intorno ad una frase che il Ministro Salvini non ha detto. In diretta radiofonica il vice premier aveva sostenuto la politica fiscale del governo e il nuovo regime fiscale della flat tax usando senza mai pronunciare queste parole. In diretta a Rai Radio1 a Salvini vengono sintetizzati una serie di messaggi da parte degli ascoltatori che chiedono maggiori chiarimenti sulla flat tax e sulla possibilità che la doppia aliquota porti benefici soprattutto ai più ricchi, a cui il vice premier risponde così.

Audio | Salvini a Radio Anch'io: "Obiettivo è che tutti riescano ad avere qualche lira in più nelle tasche"

"L’importante è che ci guadagnino tutti: se uno fattura di più, risparmia di più, reinveste di più, assume un operaio in più, acquista una macchina in più, e crea lavoro in più. Non siamo in grado di moltiplicare pani e pesci. Il nostro obiettivo è che tutti riescano ad avere qualche lira in più nelle tasche da spendere".

Salvini, le parole che non ha detto

Come lo stesso segretario della Lega ha precisato "l'obiettivo che il governo persegue è quello che tutti paghino di meno".

"Poi anche un bimbo di 5 anni arriva a capire che chi fattura di più, risparmia di più e reinveste di più - spiega Matteo Salvini - L'obiettivo non è aiutare chi fattura di più, ma tutti'.

''Ci sono le deduzioni che garantiranno a chi non paga oggi di continuare a non pagare, ma in Italia il denaro deve tornare a circolare''.

Quello che Salvini non ha spiegato è come "flat tax per le aziende" al momento esiste già e si chiama IRES, e il nuovo governo ha solo intenzione di abbassare l'aliquota.

Come funziona la Flat Tax

Come funzioni la flat tax lo precisa Carla Ruocco, deputata M5s, intervenendo in aula alla Camera nel corso del dibattito sulla fiducia: "La flat tax si rende "progressiva" grazie a "correzioni" da fare "con deduzioni e detrazioni ad hoc".

Sia gli esponenti della Lega che del Movimento 5 stelle hanno sempre annunciato che la stella polare dell'azione di governo sarà il contratto firmato da Di Maio e Salvini. Ecco cosa dice sulla Flat tax:

"Il concetto chiave è “flat tax”, ovvero una riforma fiscale caratterizzata dall’introduzione di aliquote fisse, con un sistema di deduzioni per garantire la progressività dell’imposta, in armonia con i principi costituzionali. In particolare, il nuovo regime fiscale si caratterizza come segue: due aliquote fisse al 15% e al 20% per persone fisiche, partite IVA, imprese e famiglie; per le famiglie è prevista una deduzione fissa di 3.000,00 euro sulla base del reddito familiare.

La finalità è quella di non arrecare alcun svantaggio alle classi a basso reddito, per le quali resta confermato il principio della “no tax area”, nonché in generale di non arrecare alcun trattamento fiscale penalizzante rispetto all’attuale regime fiscale.

Una maggiore equità fiscale, dunque, a favore di tutti i contribuenti: famiglie e imprese. Gli effetti che ne conseguono sono: maggiore risparmio di imposta, maggiore propensione al consumo e agli investimenti, maggiore base imponibile tassabile, grazie anche al recupero dell’elusione, dell’evasione e del fenomeno del mancato pagamento delle imposte."

La sintesi del contratto tra Di Maio e Salvini (per chi non ha molto tempo) | Tutte le promesse sono debito

Le critiche alla Flat tax

Se il progetto di riforma delle Pensioni con l'introduzione della quota 100 è criticato per la mancanza di coperture in un nodo, quello previdenziale, che ha a che fare con la tenuta del sistema paese e debito pubblico, il progetto di flat tax annunciato dal nuovo governo ha attirato polemiche perché "rischia di avere risvolti estremamente gravi sul sistema economico e sulle condizioni delle famiglie e nessun beneficio dal punto di vista del contrasto all'evasione". Lo sostiente l'associazione Federconsumatori.

"In primo luogo è necessario considerare che l'86% della tassazione proviene da lavoratori dipendenti e pensionati, per i quali non vi è modo di evadere. Inoltre, avviando una misura che elimina la progressività delle aliquote, a trarne vantaggio saranno le famiglie più ricche".

"L'incremento dei redditi delle classi più abbienti non si traduce automaticamente in un aumento degli investimenti e dei consumi, né in una redistribuzione a cascata sulle classi medio-basse. Anzi, questo non farà altro che alimentare la piaga delle disuguaglianze già fortemente accentuata nel nostro Paese", attacca Federconsumatori.

"È inutile girarci attorno, la nostra Costituzione prevede la progressività del sistema fiscale. Dichiara Claudio Mancini, Deputato del Partito Democratico.

"Chi più ha, più paga. Chi meno ha, meno paga. Questo principio non può essere aggirato con furbizie ed artifici dialettici". 

Gli fa eco il coordinatore nazionale di Mdp, deputato di Liberi e Uguali, Roberto Speranza, che cita l'articolo 53 della Costituzione.

Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva.
Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.

Non solo flat tax, secondo le critiche avanzate dal Senatore Pd Dario Parrini " il Presidente del Consiglio intervenendo ieri in Senato ha preparato il terreno per dare più soldi ai pensionati più abbienti".

Pd: "Governo aumenterà pensioni ai più ricchi"

"Ha detto di voler intervenire sulla parte non coperta da versamenti contributivi delle pensioni d'oro, quelle sopra i 5 mila euro netti al mese. Come non essere d'accordo? Ma se non si vuol prendere in giro l'opinione pubblica, bisogna accompagnare questa affermazione di principio con l'enunciazione di tre verità fondamentali. La prima è che sarebbero interessati 30 mila pensionati su un totale di circa 16 milioni. La seconda è che si risparmierebbero circa 100 milioni di euro l'anno e quindi è una bugia la possibilità che questa misura contribuisca in modo sostanziale al finanziamento di riforme (l'abolizione della Fornero, il reddito di cittadinanza) che costano dai 15 ai 30 miliardi di euro l'anno". Non solo: secondo il senatore democratico l'introduzione la flat tax porterebbe ad un aumento del reddito disponibile dei pensionati d'oro, non ad una sua significativa diminuzione. 

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