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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Migranti, Alfano: "Fondo per l'Africa da 200 milioni di euro per fermare le partenze"

I soldi sono stanziati dall'Italia per avviare una collaborazione soprattutto con Libia, Tunisia e Niger. "Bisogna lavorare per rafforzare la frontiera esterna", ha detto il ministro degli Esteri

Rafforzare la frontiera esterna e fermare le partenze dall'Africa per diminuire il flusso di migranti clandestini. Questo "l'obiettivo strategico" del Fondo per l'Africa, presentato oggi alla Farnesina dal ministro degli Esteri Angelino Alfano: 200 milioni di euro stanziati dall'Italia per avviare una cooperazione su questo tema in particolare con Libia, Tunisia e Niger. 

Un decreto, istituito dal governo nella legge di Bilancio 2017, per la prima volta destina risorse mirate per la gestione della frontiera, che si aggiungono a 430 milioni di cui già dispone la Cooperazione, come ha spiegato il titolare della Farnesina. "Sancisce un passo nuovo in un'altra direzione" ma non toglierà risorse alla Cooperazione. Anzi, ha assicurato il ministro, "stiamo negoziando un incremento dei fondi. Quindi da un lato chiediamo più soldi per la Cooperazione, dall'altro istituiamo un nuovo Fondo destinato al contrasto al traffico di esseri umani e dell'immigrazione irregolare". "Noi non dobbiamo costruire muri, ma dobbiamo rendere più forte il matrimonio tra solidarietà e sicurezza", ha sottolineato il ministro.

Obiettivo strategico del Fondo è evitare le partenze verso l'Europa soprattutto da Libia, Niger e Tunisia. Tre paesi, ha spiegato Alfano, "che rivestono un ruolo cruciale nel flusso dei migranti irregolari". I 200 milioni serviranno "alla formazione delle Forze di sicurezza di questi Paesi, all'equipaggiamento e alla fornitura di strumenti per contrastare le partenze", ha illustrato il ministro.

"L'obiettivo è far diminuire le partenze: noi vi diamo dei soldi purché voi li usiate per far partire meno persone. Le iniziative saranno coordinate dai Paesi beneficiari di questo Fondo: loro ci dicono di cosa hanno bisogno per fermare le partenze e noi li aiutiamo. Chiediamo quindi a questi paesi lealtà", ha ribadito il capo della diplomazia italiana.

Particolare attenzione sarà riservata alla Libia, dove "lavoreremo sia per controllare la frontiera Nord che quella Sud con il Niger". Queste iniziative "saranno gestite dal ministero degli Esteri ma anche dall'Ue e dalle agenzie specializzate dell'Onu e della società civile", ha spiegato il ministro che riguardo i rapporti con Bruxelles su questo fronte, ha affermato che l'Ue sui ricollocamenti, "non ha rispettato gli impegni". Il lavoro sulle frontiere esterne "deve essere fatto da tutta l'Europa". Quindi, ha concluso Alfano, "intanto noi abbiamo fatto i nostri accordi bilaterali e partiamo, sperando che questa azione possa essere poi accompagnata dall'Ue".

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