Terrorismo, Minniti: "Foreign fighters sui barconi, ipotesi concreta"
Il ministro dell'Interno Marco Minniti alla Festa del Foglio: "Un anno fa se mi avessero chiesto se i foreign fighters sarebbero potuti venire in Italia in barca, avrei risposto 'no'. Ora invece è un'ipotesi concreta"
"Abbiamo migliaia di foreign fighters, per fortuna in Italia si parla di cifre vicino a 100. Abbiamo però migliaia di foreign fighters partiti dall'Africa. Un anno fa se mi avessero chiesto se i foreign fighters sarebbero potuti venire in Italia in barca, avrei risposto 'no'. Ora invece è un'ipotesi concreta". Lo ha detto il ministro dell'Interno Marco Minniti parlando a Firenze alla Festa del Foglio.
Isis, le parole di Minniti
"La caduta di Raqqa è molto importante. Non dobbiamo essere troppo semplicistici nel valutare quello che è avvenuto. In poco piu' di tre anni abbiamo avuto un evoluzione dell'Isis che non era scontata - ha aggiunto -. Lo "Stato islamico" aveva due punti: la capacità di sviluppare campagne militari e fare attività di carattere terroristico. Oggi è stato colpito al cuore. E' caduta Musul, poi Raqqa. E'finita la minaccia? No, perchè quando una struttura è colpita al cuore, può cercare di dimostrare di essere ancora forte e rispondere con azioni terroristiche".
Foreign fighters
"Siamo in una seconda fase di "Islamic State". Va fatto un doppio movimento. Il primo movimento è come gestire il dopo iniziativa militare in Siria ed Iraq. Facciamo parte di coalizioni internazionali che sono state brave a vincere sul terreno, e molto meno brave a vincere fuori dal terreno. Noi dobbiamo stare attenti dal punto di vista politico e diplomatico dopo tutto ciò - ha concluso -. Dobbiamo curare questi aspetti con attenzione maniacale sul piano della cooperazione. L'altro movimento che dobbiamo fare è guardare ai foreign fighters. Ne abbiamo discusso al G7, gli amici americani e giapponesi erano preoccupati come noi su questo".
La Libia meridionale
"In questi dieci mesi abbiamo avuto un'ossessione per il confine meridionale della Libia che è sempre più il confine meridionale dell'Europa contro il terrorismo e contro i trafficanti di esseri umani" ha detto Minniti. "Oggi l'Italia è meno sola perchè l'Italia ha fatto, bisogna fare e dopo raccontare quello che si è fatto. E' un punto fondamentale nella dinamica internazionale, se non credi in quello che stai facendo nessuno coopera con te, se non hai una visione nessuno ti segue".