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Mercoledì, 24 Aprile 2024
La querelle

Fosse Ardeatine, Meloni: "Innocenti massacrati perché italiani". "No, erano antifascisti"

Proteste sui social (e dall'opposizione) per una frase della premier nel giorno del 79esimo anniversario della mattanza avvenuta il 24 marzo del 1944

L'eccidio delle Fosse Ardeatine "ha segnato una delle ferite più profonde e dolorose inferte alla nostra comunità nazionale: 335 italiani innocenti massacrati solo perché italiani". Scoppiano le polemiche dopo un comunicato pubblicato sul sito della presidenza del consiglio dei ministri, nel giorno del 79esimo anniversario del massacro avvenuto a Roma il 24 marzo del 1944. La mattanza venne ordinata dai nazisti come rappresaglia a un attentato compiuto il giorno prima dai partigiani in via Rasella e costato la vita a 33 soldati delle forze d'occupazione tedesche, un reparto composto da reclute altoatesine. 

La vendetta nazista fu atroce, inimmaginabile: l'ordine di Berlino fu quello di uccidere 10 italiani per ogni soldato morto nell'attentato. Nella lista, compilata in poche ore e con molte difficoltà, vennero inseriti decine e decine di detenuti arrestati per motivi politici (civili o militari) o sospettati di aver preso parte alla Resistenza. Vennero condannati a morte anche 75 ebrei imprigionati per motivi razziali. 

Alla fine le vittime furono 335. "Italiani innocenti massacrati solo perché italiani" dice Giorgia Meloni. Scatenando non poche proteste. Perché quelle vittime, ricordano in tanti sui social, furono trucidate prima di tutto perché non avevano collaborato col fascismo. Perché erano ebrei o antifascisti.

L'anniversario dell'eccidio diventa così l'ennesima occasione di scontro tra Meloni e un pezzo dell'opposizione. Con la premier che viene accusata di voler riscrivere la storia. Per quanto in modo sottile. Le proteste più veementi arrivano dai dem. "335 martiri in una cava poco lontano dalle case" scrive su Twitter Chiara Braga, deputata Pd e segretaria di presidenza della camera dei deputati. "Non perché italiani ma perché partigiani, politici, ebrei, dissidenti, insieme a tante donne e uomini liberi, uccisi per rappresaglia". 

Concetto ribadito dall'onorevole Chiara Gribaudo, vicepresidente Pd: "Massacrati solo perché italiani. No, Presidente Meloni. Come Fonzie, non riesce a pronunciare quella parola. I morti delle Fosse Ardeatine sono stati massacrati perché antifascisti. Le rinfresco la memoria e il vocabolario, Presidente".

Protesta anche Roberto Fico, ex presidente della camera e presidente del comitato di garanzia del Movimento 5 Stelle. "L'eccidio delle Fosse Ardeatine - scrive - è uno dei momenti più tristi e drammatici della nostra storia. Per questo è compito delle istituzioni impegnarsi per tramandare la memoria di quel terribile massacro. È compito delle istituzioni e della politica tutta non essere omissivi, non indugiare sulle responsabilità e le complicità del fascismo. E non si può certo dire che le vittime delle Fosse Ardeatine furono uccise solo in quanto italiane. I 335 martiri furono uccisi perché antifascisti, oppositori politici o ebrei. La storia non può essere riscritta".

Alla fine, da Bruxelles, la premier si vede costretta a chiarire: "Li ho definiti italiani, che vuol dire che gli antifascisti non sono italiani? Mi pare un termine onnicomprensivo storicamente".

Il tweet di Chiara Braga

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