La foto "volgare e sessista" di Meloni che fa infuriare Fratelli d'Italia

Quando Guido Crosetto ieri ha twittato infuriato, in molti non hanno nemmeno capito bene di che cosa stesse parlando. "A Repubblica non bastava infarcire quotidianamente il giornale di articoli che insultano, attaccano e diffamano, Giorgia Meloni e FDI. Era troppo poco. Quindi oggi hanno raggiunto un nuovo livello, superato altri confini: quelli della decenza, del buon gusto e del rispetto". Il riferimento è a questa prima pagina, quella di ieri martedì 26 luglio:

Un "volgare attacco sessista", che offende "non solo Giorgia Meloni ma tutte le donne". Fratelli d'Italia si scaglia poi nel pomeriggio contro la prima pagina dedicata alla presidente del partito e al suo avvertimento agli alleati sulla premiership: "Il diktat", è il titolo, con la foto di Meloni di profilo durante un comizio, l'indice ammonitore, la bocca aperta e un microfono che in prospettiva appare proprio davanti. Per FdI uno "scatto allusivo", che "supera ogni limite di decenza" e che fa parte del "tentativo di demonizzare" il partito di via della Scrofa.

Difficile pensare che ci sia stata malizia nella scelta della foto a dirla tutta. Si tratta di una delle tante foto d'agenzia. Ma tant'è, la polemica è servita. Il primo comunicato arriva alle 16, con la deputata Varchi che definisce "stomachevole" la prima pagina: "La foto scelta -sostiene - contiene una chiara e volgare allusione sessista contro Giorgia Meloni, nel vano tentativo di minarne autorevolezza e credibilità". Da lì in poi è un susseguirsi di prese di posizione, tutte da Fratelli d'Italia, tutte che leggono in quello scatto un'allusione di natura sessuale: "Non credo alla buona fede del quotidiano e ci auguriamo che tutti prendano le distanze da questa foto", dice Paola Frassinetti.

Dal quotidiano romano non è arrivata nessuna replica. Così come nessun altro partito prende posizione sulla questione: né dagli alleati del centrodestra, né dal centrosinistra, cui FdI chiede di condannare la scelta fotografica.