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Giovedì, 28 Marzo 2024
Guanto di sfida

Fratoianni tende la mano a Salvini sullo stop delle armi all'Ucraina

Il segretario di Sinistra italiana, sfida il leader della Lega e lo inviata a presentare una risoluzione: "Noi la votiamo"

Nicola Fratoianni di Sinistra italiana tende una mano al leader della Lega Matteo Salvini sul blocco delle armi dall’Italia all’Ucraina. Lo fa con una provocazione quando dice che “Salvini non può continuare così” a parlare senza mai prendere una posizione concreta e dire: “la Lega presenterà una risoluzione per impegnare il governo a sospendere l’invio delle armi. Questa sarebbe una posizione seria, il resto è propaganda”. 

Ma la provocazione non è lettera morta perché poi Fratoianni, in una nota stampa, fa sapere di essere pronto a votare qualunque mozione vada in tal senso, dunque anche quella del leader della Lega. “Voteremo qualsiasi risoluzione che proponga di interrompere l'invio delle armi, - si legge nella nota - anzi anche noi presenteremo una risoluzione nei due rami del Parlamento, e poi vedremo come voteranno in Aula”. 

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E prosegue spiegando il perché dell’attacco a Salvini: “Le continue, quotidiane dichiarazioni di Salvini sul no alle armi in Ucraina sfiorano ormai il ridicolo. Bisognerebbe esseri seri, formalmente l'invio delle armi è coperto fino al 31 dicembre di quest'anno. Io trovo poi davvero singolare e sbagliato il fatto che il governo non abbia sentito il bisogno di fronte all'evoluzione della guerra di tornare in Parlamento, di verificare se c'è una maggioranza in special modo quando ci sono di fronte prese di posizione di leader di pezzi importanti della maggioranza governativa che vanno in altra direzione. Posso capire la posizione di Sinistra Italiana che peraltro è coerente fin dall’inizio: noi abbiamo votato contro l’invio delle armi, abbiamo votato contro l'aumento delle spese militare al 2% in ogni occasione. Altri finora hanno fatto scelte diverse. E io sono contento che ora abbiano posizioni diverse dal passato, concordanti con la nostra”.

Da tempo il senatore leghista ha preso una posizione “pacifista”, cioè contraria all’invio di armi per sostenere la resistenza ucraina. "Qualcuno in quest'aula parla di inviare altre armi, io non ci sto. Noi siamo assolutamente e orgogliosamente ancorati ai valori, ai diritti conquistati in Occidente, stiamo con la democrazia, mai con la guerra ma con i popoli e mai con gli aggressori” aveva detto Salvini nell’Aula di Palazzo Madama il 19 maggio scorso e da quella volta non ha mai mollato la presa. Ora la sinistra a sinistra del Pd lo sfida a presentare una mozione. Fratoianni ci sta. 
 

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