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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Visco: "Ci vorrà molto tempo perché l'Italia torni a crescere"

Incontro a Mosca, i grandi paesi avanzati e emergenti del G20 hanno concordato che la priorità più immediata resta quella di "rilanciare crescita economica e lavoro"

Sì, c'è qualche sviluppo incoraggiante ma l'economia globale "resta troppo fragile", con una ripresa che risulta diseguale tra Paesi, mentre la disoccupazione rimane "elevata".

Così i grandi paesi avanzati e emergenti del G20 hanno concordato che la priorità più immediata resta quella di "rilanciare crescita economica e lavoro". Questo il quadro della situazione enunciato dai ministri delle Finanze e banchieri centrali del G20, nel comunicato finale al termine della riunione a Mosca.

Si è anche affrontato il problema di come conciliare rilancio della crescita e tenuta dei conti pubblici, i paesi si sono limitati ad affermare che le strategie di risanamento devono "tenere conto delle condizioni di crescita economica" dei rispettivi Stati. L'Italia era rappresentata dal ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni e dal governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco.

Il dibattito si è anche incentrato sulle reazione dei mercati ai segnali, poi in parte ammorbiditi, di svolta verso politiche più restrittive da parte della Federal Reserve. I cambiamenti di rotta delle politiche monetarie vanno "attentamente calibrati e comunicati chiaramente", hanno concordato al G20. La sempre aperta disputa sui cambi valutari è stata luiquidata riaffermando l'impegno a muoversi "rapidamente" verso sistemi flessibili. I ministri di Paesi avanzati e economie emergenti concordano sulla necessità di evitare svalutazioni competitive delle rispettive monete.

Dichiarazioni di intenti che tuttavia sembrano non collimare granché con le politiche effettive seguite da molti Stati, ad esempio di recente il Giappone.

Tutti i ministri confermano poi "pieno appoggio" al piano dell'Ocse per contrastare le strategie di elusione fiscale seguite da molte grandi multinazionali. Questo sostegno, peraltro scontato, è giunto dopo mesi di rinnovate polemiche. E proprio oggi Goggle, chiamata in causa sulle tasse in Italia, ha riposto con toni piccati rivendicando di rispettare le regole fiscali di tutti i paesi in cui opera tra cui l'Italia. "Se ai politici non piacciono le leggi - ha detto al società - loro hanno il potere di cambiarle".

Infine ma non ultimo, Saccomanni ha avuto una bilaterale con la consigliera federale della Svizzera Eveline Widmer-Schlumpf, durante la quale hanno parlato dei negoziati sul nodo fiscale, appena riavviati dai due Paesi. Hanno concordato l'auspicio che i negoziati tecnici possano riprendere il più rapidamente possibile dopo la pausa estiva. Entro fine anno Saccomanni e Widmer-Schlumpf terranno un nuovo incontro bilaterale.

In ballo la regolarizzazione del 'pregresso' su quanto detenuto in nero in banche svizzere da cittadini italiani, che potrebbe venire regolarizzato mediante il pagamento di ammende elaborate in base a calcoli complessi (Piano Rubik). Berna ha però voluto che contestualmente si negoziasse una revisione del sistema di doppia imposizione dei lavoratori "frontalieri", ovvero gli italiani che ogni giorno vanno a lavorare in Svizzera.

VISCO - Prima che l'Italia trovi una crescita solida, "ci vorrà molto tempo". A dichiararlo è il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, a margine del G20 dei ministri delle Finanze e delle Banche centrali, a Mosca.

"L'economia italiana è da sei anni che non riesce a mettersi in carreggiata", ha constatato, aggiungendo che c'è bisogno "di un forte cambiamento strutturale, perché sono trent'anni che non ci aggiustiamo con il resto del mondo" e sottolineando che si deve aspettare che le imprese cambino tecniche di produzione e che si assorba la disoccupazione. Cosa che non sarà possibile "per molto tempo".

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