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Giovedì, 18 Aprile 2024
Stati Uniti

G8, "crescita" ma senza venir meno al rigore

Terminato il vertice di Camp David, ora l'attenzione è per il summit Nato a Chicago. A giugno annunciato incontro trilaterale Monti - Merkel - Hollande a Roma

Un'Europa "forte e unita" che punti alla crescita, senza dimenticare la necessità di contenere i deficit. E' questo l'auspicio conclusivo dal vertice del G8 - dominato dalla crisi dell'Eurozona - che si è concluso ieri a Camp David, residenza del presidente degli Stati Uniti.



Barack Obama, dopo aver trovato - grazie anche all'aiuto del presidente del Consiglio, Mario Monti - un punto d'equilibrio tra l'intransigenza di Angela Merkel, cancelliere tedesco, e la spinta alla crescita del presidente francese, Francois Hollande - al debutto in una tale cornice - dovrà ora occuparsi di Afghanistan, nel summit della Nato in programma, oggi e domani, a Chicago.

Se a Camp David, Hollande si è dimostrato una spalla per sostenere la necessità della crescita, in Illinois sarà l'uomo da convincere affinché riveda la propria posizione, vista l'intenzione di ritirare le truppe dall'Afghanistan entro la fine del 2012, con due anni di anticipo rispetto agli alleati.



Obama, interessato a trovare un'intesa europea per salvaguardare anche l'economia americana - e le sue possibilità di essere rieletto - ha affermato che la crescita e la lotta al deficit devono andare di pari passo. Anche nel comunicato finale, i leader degli otto Paesi più industrializzati hanno sottolineato di essere "determinati ad adottare tutte le misure necessarie per rafforzare e rinvigorire" le loro economie, ma che le misure da prendere "non sono le stesse" per tutti: ogni Paese, a seconda di esigenze e possibilità, dovrà trovare un equilibrio tra l'attenzione alla spesa e il rilancio dell'economia. Anche se "l'imperativo" resta "promuovere la crescita e l'occupazione".



G8 Usa, i grandi della terra a Camp David. Le foto

Insieme a Obama, i protagonisti più attesi e decisivi sono stati Monti e Hollande, i più 'giovani' del vertice: il presidente del Consiglio, scelto dal padrone di casa per aprire la complessa sessione di lavoro sull'economia, si è detto "fiducioso per il quadro di opinioni emerso" in vista del Consiglio europeo straordinario del 23 maggio, dove si discuterà di crisi economica e Grecia, che tutti vogliono nell'Eurozona.



Monti ha poi annunciato che si terrà a giugno, a Roma, prima delle elezioni legislative francesi e del Consiglio europeo, un trilaterale con Merkel e Hollande per "conciliare le posizioni di questi tre Paesi", in modo da dare "un impulso che si estenderà all'intera Unione europea".



La benedizione per i due leader, il tecnico e il socialista, è poi arrivata dalla Casa Bianca, che ha sottolineato che con "l'arrivo di Hollande e Monti, i cambiamenti in atto in Europa sono un'opportunità di avere e condividere un approccio comune per affrontare la crisi e i problemi dell'Eurozona". Monti ha infine sottolineato la "convergenza molto forte" con il nuovo presidente francese e il ruolo di Obama nel creare le condizioni per un dibattito costruttivo, grazie a "discussioni fatte intorno al caminetto": un clima informale ben lontano da quello dei vertici europei "ingessati, e non sempre positivi".

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