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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Non solo #ciaone: i politici italiani tra "sfigati", "choosy" e "oranghi"

L'uscita del deputato Pd Carbone sul referendum del 17 aprile è l'ultima gaffe in ordine di tempo. Dal "choosy" della Fornero al #chiesimo di Gasparri, la lista è sempre più lunga

Non si può dire che il "ciaone" del deputato Ernesto Carbone, membro della segreteria del Pd, per il referendum sulle trivellazioni in mare che ha fallito il quorum abbia fatto scuola. L'elenco di gaffe, strafalcioni e figuracce che hanno come protagonisti politici italiani è fin troppo nutrito. C'è caso e caso, ovviamente, ci sono uscite comunque infelici ma di diverse gravità. Però una cosa è certa: c'è l'imbarazzo della scelta.

Ai tempi del governo Monti scatenarono una ridda di polemiche e mal di pancia le uscite di alcuni ministri, nonchè dello stesso premier. Il ministro del Lavoro Elsa Fornero - in un Paese dove i dati della disoccupazione giovanile sono da sempre preoccupanti - raccomandò ai giovani che escono dalla scuola e cercano un'occupazione di non "essere troppo choosy, come dicono gli inglesi", ossia schizzinosi, di non aspettare "il posto ideale" ma di inserirsi con quello che capita nel mercato del lavoro. A rincarare la dose ci pensò il suo vice ministro Michel Martone: "Dobbiamo fare lo sforzo di comunicare ai nostri giovani dei messaggi veri, tipo: se a 28 anni non ti sei ancora laureato,sei uno sfigato".

Non poteva mancare l'apporto del premier Mario Monti che la sparò in tv: "I giovani devono abituarsi all'idea che non avranno un posto fisso per tutta la vita. Del resto, diciamo la verità, che monotonia un posto fisso per tutta la vita. E' più bello cambiare". Anche allo scomparso ex ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa si devono un paio di affermazioni che hanno destato molte critiche. In un'audizione parlamentare sui conti pubblici dichiarò: "Mandiamo i bamboccioni fuori di casa", "incentiviamo a uscire di casa i giovani che restano con i genitori, non si sposano e non diventano autonomi. E'un'idea importante". E poi l'indimenticabile, a beneficio di telecamere: "Le tasse sono una cosa bellissima".

Oratoria da affinare e poca confidenza con la Costituzione per alcuni gaffeur del Movimento cinque stelle. E' di Davide Tripiedi, deputato M5S, il copyright della battuta pronunciata in aula a Montecitorio: "Sarò breve e circonciso". In suo soccorso Simone Baldelli, deputato di Forza Italia e vice presidente della Camera: "Conciso, quello è un'altra cosa".

Memorabile l'innocenza di Roberta Lombardi, deputata cinquestelle e portavoce a turno del gruppo ai tempi della scelta del candidato per la presidenza della Repubblica: "Dove c'è scritto che il presidente della Repubblica deve avere una certa età?". Sulla Costituzione per l'appunto.

Fu espulsa dal Carroccio Dolores Valandro, consigliera leghista di quartiere a Padova, che su Facebook pubblicò la foto dell'allora ministro per l'Integrazione Cècile Kyenge e la scritta: "Ma mai nessuno che la stupri, così tanto per capire cosa può provare la vittima di questo efferato reato? Vergogna!". Ma non finì qui, la Lega Nord non smise di attaccare Cecile Kyenge, ora europarlamentare Pd, e fu Roberto Calderoli, vice presidente del Senato, a dire in un comizio a Treviglio che l'allora ministro "ha le sembianze di un orango".

Innocua ma formidabile l'uscita di Renzo Bossi, ex consigliere regionale della Lega Nord in Lombardia, a proposito di un'iniziativa regionale: "Sarà un nuovo ponte fra l'Italia e l'Australia e quindi troveremo molti canadesi in giro per Varese".

La velocità del "cinguettìo" costò lo scivolone al deputato del Pd Francesco Boccia che difese in questo modo gli F35: "Non si tratta di fare guerre, con gli elicotteri si spengono incendi, trasportano malati, salvano vite umane". Ma gli F35 sono caccia e non elicotteri.

Di Twitter ferisce e (talvolta) perisce il senatore azzurro Maurizio Gasparrispesso al centro delle polemiche per i suoi cinguettii. Ultimo contributo balzato all'onore delle cronache quello sulla candidatura della Meloni al Campidoglio: "È vero che Giorgia Meloni è figlia della storia di destra e proprio per quello a suo tempo le chiesimo la disponibilità". Passato remoto gasparriano. E l'hashtag #chiesimo è entrato nei trend topic nazionali (ma nel frattempo il post è scomparso).

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