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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Governo battuto sui giochi d'azzardo: vietate nuove attività

Passa in Senato una mozione della Lega Nord, approvata a larga maggioranza nonostante il parere contrario dell'esecutivo. Casson del Pd parla di "un errore di votazione"

ROMA - Governo battuto in aula al Senato nella votazione di una mozione della Lega Nord che vieta per un anno l'apertura di nuovi centri per i giochi d'azzardo on line e nei luoghi aperti al pubblico. Il documento del Carroccio è stato approvato a larga maggioranza nonostante il parere contrario dell'esecutivo.

E il sottosegretario all'Economia, Alberto Giorgetti, annuncia l'intenzione di rimettere la delega sui giochi nelle mani del ministro.

Il punto di contrasto è rappresentato dalla moratoria di 12 mesi per l'apertura di nuovi centri per i giochi d'azzardo inserita nella mozione della Lega Nord, che secondo Giorgetti rappresenta un "termine così perentorio da risultare inapplicabile, se non creando un conflitto con i diritti esistenti dei concessionari che hanno vinto le gare e perdendo 6 miliardi di gettito".

Felice Casson, senatore del Pd ha spiegato che "tutto è avvenuto in un momento di grande confusione in Aula. In pratica si è trattato di un errore di votazione".

"Abbiamo battuto il governo - ha sottolineato il senatore leghista Stefano Candiani - facendo prevalere gli interessi delle persone anziché quelli delle lobby del gioco. Nonostante il parere contrario dell'esecutivo, infatti, il Senato ha approvato la nostra mozione che prevede una moratoria di 12 mesi alla concessione di nuove licenze per slot machine e giochi on line. Auspichiamo che il governo si adegui quanto prima e vigileremo affinché si tenga conto di questa importante presa di posizione. Noi crediamo sia urgente un cambio di rotta su questo cancro sociale ecco perchè siamo stati i primi a denunciare la situazione e proporre una soluzione".

"Negli ultimi anni - ha proseguito - abbiamo assistito ad una proliferazione esagerata di slot machine e strumenti simili, utili solo a fare incassare allo Stato denaro facile. Questo però sta portando alla rovina centinaia di famiglie, con conseguenze drammatiche. Non è ammissibile che uno Stato possa incassare in silenzio, senza porsi alcuna questione morale ed etica. Ludopatia e azzardopatia sono una vera e propria piaga. La diffusione di queste macchinette deve essere bloccata. Non si può pensare di contare su questo tipo di entrate, che fanno leva sulle disgrazie altrui, per risanare le casse dello Stato".

"L'approvazione dell'ordine del giorno unitario contro il gioco d'azzardo patologico - ha affermato il senatore del gruppo Grandi Autonomie e Libertà, Antonio Scavone - è un passo importante per la tutela dei nostri giovani e delle persone in difficoltà. Il gioco d'azzardo non è consentito per legge eppure in questo paese assistiamo all'indecenza della concessione di spazi per queste attività: basti pensare che sul territorio italiano ci sono 400 mila macchinette e oltre 7 mila punti autorizzati".

"Al Senato - afferma il gruppo M5S aggiungendo la propria soddisfazione per la sconfitta del governo - si è consumata l'ennesima vergogna a favore delle lobby del gioco d'azzardo. Pd e Pdl con il trucco democristiano dell'astensione (che al Senato vale come voto contrario) hanno bocciato la mozione del Movimento 5 Stelle a prima firma Giovanni Endrizzi sui danni economici e sociali da decine di miliardi di euro causati dal gioco d'azzardo patologico. La mozione a 5 stelle che ha ricevuto solo 76 voti favorevoli (M5S, Lega, Sel, Scelta Civica, 6 dissidenti Pd e 2 dissidenti Pdl) proponeva al suo interno la cancellazione dell'articolo 14 del decreto IMU che prevede il condono per le società concessionarie di slot machines".

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