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Giovedì, 18 Aprile 2024
La polemica

Lo sfogo di Meloni contro i giornalisti: "Non così coraggiosi in altre situazioni..."

La presidente del Consiglio replica duramente ai cronisti che, in conferenza stampa, rivendicano più tempo per le domande. Lasciata l'etichetta, Meloni si lascia andare a risposte poco istituzionali

Finisce in polemica la conferenza stampa indetta oggi 22 novembre dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per illustrare la legge di bilancio. Prima una domanda sulle tensioni internazionali sul tema della gestione dei migranti, poi le lamentele dei cronisti che vorrebbero più tempo per le domande e il clima si "scalda" con la presidente che lascia i toni istituzionali per risposte più "istintive".

La prima risposta piccata arriva quando le viene chiesto "se la crisi diplomatica (con la Francia, ndr) le ha insegnato ad avere un approccio meno propagandistico". "È una vita che voi volete insegnarmi qualcosa... C'è modo e modo di fare domanda. No, non mi ha insegnato niente - replica Meloni -. Perché credo di avere fatto il mio lavoro come sempre difendendo gli interessi della nazione". "Non mi pare, differentemente da quanto mi è stato raccontato per molto tempo da chi mi insegnava come doveva funzionare il mondo, che stia crollando qualcosa qui intorno - prosegue Meloni - . Non mi pare sia accaduto ciò che leggevo sull'arrivo di un governo di sovranisti che sarà isolato... Non so - aggiunge - cosa doveva insegnarmi. Se a non difendere l'interesse nazionale italiano allora non imparerò mai".

Meloni difende la propria condotta, per merito, tono e modo. "Abbiamo un approccio serio e rispettoso dell'interesse nazionale. Abbiamo rivendicato che l'Italia non può essere l'unico porto di sbarco in Europa o voi ritenete debba esserlo? Non c'è stato niente di sbagliato sul piano diplomatico, i toni del governo italiano sono stati rispettosi di tutti. Un tono perfettamente istituzionale, ma questo governo ha un mandato e intende portarlo avanti. Non arriveranno per questo in Italia le piaghe d'Egitto...".

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Poi il secondo round, Meloni deve lasciare la conferenza per un altro appuntamento istituzionale ma la stampa reclama più tempo. "Non mi pare si possa dire che non siamo disponibili. Mi ricordo che in altre situazioni siete stati molto meno assertivi, disponibili - insiste -. Mi dite di tagliare l'introduzione? Ma questa è una legge di Bilancio, penso che nessuno si aspetti che presentiamo una legge di Bilancio in 4 minuti. Io sono una persona seria, le cose le voglio spiegare".

Di fronte alle rinnovate rimostranze del giornalisti, la presidente del Consiglio aggiunge palesemente infastidita: "Ho il presidente di Confartigianato che sta aspettando me, gli spiegherò che altrimenti voi dite che non rispondo alle domande. Ora mi costringete a restare qui, eppure in altre occasioni non mi ricordo che siete stati così coraggiosi... A cosa mi riferisco? Lo so io, lo so...".

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