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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Crisi economica

E il governo Monti cancella 25 aprile e 1 maggio

Dopo l'idea di ridurre di una settimana le ferie per tutti gli italiani, si pensa all'addio alle feste 'non religiose' del nostro calendario. E' questa la decisione che potrebbe essere presa già venerdì dal Consiglio dei ministri su input dei sottosegretari Polillo e Catricalà

La "scuola Polillo" fa proseliti. E così, svanita (per ora) l'idea del sottosegretario all'Economia di ridurre drasticamente i giorni di ferie per tutti i lavoratori di una settimana "al fine di ottenere un aumento del Pil dell'1%", si passa al piano B: aumentare i giorni lavorativi non riducendo le ferie, bensì riducendo le festività.

Ovviamente, non quelle religiose stabilite dagli accordi tra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica (salve quindi le feste di Natale, Santo Stefano, Epifania,  Pasqua, Ferragosto) bensì quelle 'civili': 25 aprile, 1 maggio, 2 giugno

Sarebbero altresì aboliti i giorni di festa relativi al patrono cittadino. 

E' di questo che si discuterà nel Consiglio dei ministri in programma venerdì: di "razionalizzare" le festività. Un'ipotesi, quella presa in considerazione dal governo Monti su consiglio dei sottosegretari Polillo e Catricalà, direttamente eredità del precedente "ministero Tremonti" che lo scorso agosto aveva lanciato l'idea di 'rinviare' i festeggiamenti per il 25 aprile e il 1 maggio alla domenica successiva.

Ora la palla passa ai "ministeri chiave" per la decisione che entro venerdì potrebbe essere ratificata in Consiglio dei ministri sotto forma di parere.  

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