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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Consultazioni, è tutto in mano a Mattarella: l'ipotesi estrema del "governo delle Camere"

Giovedì il giorno clou, resta il nodo premier (né Salvini né Di Maio paiono disposti ad avere un ruolo subalterno). Ipotesi "governo delle Camere": iniziativa congiunta di M5s e Lega per approvare provvedimenti simbolici e fare una nuova legge elettorale. Poi il ritorno al voto

Mercoledì il primo "assaggio" di consultazioni, poi giovedì la giornata più importante: il 5 aprile il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella riceverà al Quirinale in sequenza le delegazioni di Pd, Forza Italia, Lega e Movimento 5 stelle.

Si fa strada la convinzione che al primo giro di consultazioni potrebbe seguirne un secondo e poi addirittura un terzo. La matassa è ingarbugliata, e la formazione di un nuovo Governo non appare dietro l'angolo. A quel che trapela, tutti i partiti hanno già messo ampiamente in conto la possibilità di nuove consultazioni nella settimana successiva, la seconda di aprile: non sarà una trattativa facile. 

Come funzionano le consultazioni

Le consultazioni iniziano ufficialmente alle 10.30 del 4 aprile, quando il Capo dello Stato incontrerà la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati. Un'ora più tardi sarà la volta del presidente della Camera Roberto Fico. Alle 12.30 avrà quindi luogo l'incontro con il Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano.

Verso un Governo: tutti gli scenari possibili 

Non sarà una giornata decisiva, perché dalle 16 Mattarella dedicherà circa 45 minuti ai diversi gruppi parlamentari "minori". Prima il gruppo Per le Autonomie (SVP-PATT, UV) del Senato e i gruppi misti delle due Camere. Alle 18.30 salgono al Quirinale i capigruppo di Camera e Senato di Fratelli d'Italia, insieme alla leader del partito Giorgia Meloni. La prima giornata di consultazioni si chiude così.

Il clou giovedì 5 aprile

Giovedì i big incontreranno il Presidente della Repubblica, e il quadro inizierà finalmente a delinearsi. Al Colle a partire dalle 10 salirà il Partito Democratico con i capigruppo di Camera e Senato Graziano Delrio e Andrea Marcucci. Poi intorno alle 11 sarà la volta di Forza Italia e del ritorno di Silvio Berlusconi al Quirinale; un'ora più tardi incontreranno il presidente i membri della delegazione della Lega guidati dal leader Matteo Salvini. Infine l'incontro più atteso, quello tra Mattarella la delegazione del M5S composta dai capigruppo Danilo Toninelli e Giulia Grillo, prevista per le 16.30. Con loro ci sarà il capo politico Luigi Di Maio.

In tanti prevedono che lo stallo proseguirà per qualche settimana. Certo, lo scenario sempre più probabile sembra essere quello di un governo tra il Movimento 5 Stelle e la Lega. Tra le rilevazioni dei vari istituti demoscopici, l’alleanza Di Maio-Salvini è l’opzione preferita, soprattutto dopo l’intesa raggiunta sui nomi di Fico e Casellati per i due rami del Parlamento: per l’istituto Piepoli è la scelta migliore per il 37% degli italiani; Demopolis lo quantifica al 33%. 

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Ipotesi  "governo delle Camere"

Ma il nodo premier (né Salvini né Di Maio, nonostante le frasi circostanza del primo, paiono disposti ad avere un ruolo subalterno) non sembra potersi risolvere a breve. Anche in vista della campagna elettorale per le amministrative fissate per il 10 giugno (ballottaggi il 24), c'è già chi arriva a ipotizzare quello che si potrebbe definire "governo delle Camere". Di che cosa si tratta? In pratica assisteremmo all’iniziativa congiunta di M5S e Lega in Parlamento, come è stato per la rapida elezione dei presidenti delle Camere, con il governo Gentiloni che resta in carica per gli affari correnti. 

Nel giro di qualche mese Di Maio e Salvini potrebbero lavorare in sinergia per approvare alcuni provvedimenti simbolici (la stretta sui vitalizi e versioni "leggere" di reddito di cittadinanza e flat tax per non scontentare il proprio elettorato) e soprattutto una nuova legge elettorale davvero maggioritaria: poi il ritorno alle urne in tempi brevi, magari già entro l'anno.

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