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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Il percorso a ostacoli del Governo dopo le elezioni comunali

Sull'agenda di Governo ci sono una raffica di appuntamenti. Ma per portare a casa le riforma il Presidente Draghi faticherà di più per il peso dei risultati elettorali sui partiti di maggioranza

Sono giornate impegnative per la politica dopo la giornata delle elezioni comunali e del referendum. L’esito del voto avrà inevitabili ripercussioni sui partiti, sugli equilibri interni come anche, sui delicati rapporti fra le forze delle coalizioni. Nuove condizioni che andranno ad impattare sugli equilibri di Governo perché sui prossimi appuntamenti segnati sull’agenda di Palazzo Chigi, si giocheranno anche le nuove battaglie in vista delle prossime elezioni politiche. A parte Fratelli d’Italia che, dai banchi dell’opposizione, può attendere il passaggio del cadavere del nemico lungo il fiume, nessuno è escluso.

La Lega infatti è partita forte, criticando l'incremento dei tassi deciso dalla Bce. Si è parlato di una manovra “anti Italia”. Una mossa, quella della Bce, che avrà un impatto sui costi dell'alto debito pubblico italiano e che influenzerà lo spread. Il decreto Aiuti 2 sarà un banco di prova nei rapporti tra un esecutivo che vuole rilanciare la crescita tentando di non ricorrere ad uno scostamento di bilancio, che invece è quello che chiedono i partiti, sempre più in campagna elettorale. Nel dibattito sono tornati il taglio del cuneo fiscale, le pensioni e il salario minimo, mentre si va avanti con la riforma del Csm. Nelle aule poi si voteranno temi come il fine vita e lo ius scholae, il ddl concorrenza, la delega fiscale. Insomma dopo l’election day, Parlamento e Governo ne avranno di questioni da affrontare, con partiti sempre più in fibrillazione però.

Risultati elezioni: chi ha vinto e chi ha perso

Uno dei temi, se non il tema più importante resta la guerra in Ucraina e il prossimo appuntamento per l’Italia è quello del 21 giugno, quando Palazzo Madama si esprimerà sulle comunicazioni di Mario Draghi in vista del Consiglio Ue del 23 e 24 giugno sul percorso di riconoscimento dello status di candidato all'Unione europea dell’Ucraina. E qui attenzione a Lega e Movimento 5 Stelle dove sono ancora forti i mal di pancia sull’invio di armi. Domani sempre l'Aula del Senato avrà invece all'ordine del giorno la riforma dell'ordinamento giudiziario e del Csm su cui restano le perplessità di Lega e Italia Viva e su cui inciderà la diversa consistenza dei gruppi dopo un via libera sofferto alla Camera. Sempre domani in commissione Attività produttive di Montecitorio inizia l'iter il ddl concorrenza. Il Senato è intervenuto su una ventina di articoli e il provvedimento è stato approvato solo dopo un intervento di peso di Draghi e con una mediazione con Lega e Fi, che hanno dovuto ingoiare il rospo.

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