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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Come Salvini vuole usare l'emergenza per far saltare il governo Draghi (o andarsene)

Il Capitano ha paura di perdere voti lasciando l'opposizione a Giorgia Meloni. Ma pensa anche che l'esecutivo possa trovarsi davanti una durata di anni e non di mesi come credeva fino a ieri. Per questo oggi prova a condizionare SuperMario. E domani potrebbe mollarlo

I retroscena hanno raccontato in questi giorni che Matteo Salvini ha provato fino all'ultimo a entrare nel governo Draghi: i rumors dicono che puntava al ministero dell'Agricoltura o a quello della Difesa, due ottimi serbatoi di voti per un populista. Alla fine non solo è rimasto a bocca asciutta, ma ha anche dovuto digerire l'entrata di tre esponenti della Lega che non sono esattamente vicini a lui e alla svolta sovranista che ha impresso al Carroccio. 

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Per questo è impossibile non notare come il Capitano abbia cominciato a muoversi politicamente subito dopo la pubblicazione della lista dei ministri. Accorgendosi improvvisamente della conferma di Luciana Lamorgese, arcinemica dei suoi decreti sicurezza e rimasta al ministero dell'Interno, e di Roberto Speranza, che ha ottenuto di poter rimanere a fare il ministro della Salute anche se in cambio ha dovuto vedere il suo partito Liberi e Uguali spaccarsi sull'appoggio al governo. "Speranza e Lamorgese devono cambiare marcia", ha detto qualche giorno fa il Capitano senza ovviamente rendersi conto che se hanno conservato il posto è proprio in virtù della loro politica. A suggerire un cambio di tattica a Salvini è stato anche l'esordio di Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni come unica opposizione all'esecutivo Draghi: il timore del segretario della Lega è che il suo appoggio al governo finisca per farlo scoprire a destra dopo l'emorragia di voti che la Lega ha già subito nei confronti di FdI. 

In questo quadro non è strano che Salvini stia improntando la nuova Lega secondo le strategie politiche di quella bossiana, che prevedeva un Carroccio di lotta e di governo: il Senatùr tendeva a minacciare la crisi la sera per terrorizzare i telegiornali e poi trovare l'accordo con Berlusconi al mattino, conquistando sempre più spazi e potere all'interno dei governi del Cavaliere. Ormai mitiche rimarranno le minacce di sciopero fiscale verso la fine dell'estate a Pontida che poi puntualmente non si concretizzavano alla ripresa dei lavori del Parlamento. Ma c'è un problema: Draghi non è Berlusconi. E SuperMario difficilmente si farebbe ricattare da Salvini come ha fatto il Cavaliere per anni da Bossi. E questo il Capitano lo sa. Perciò la strategia del leader della Lega non prevede soltanto il cannoneggiamento dei vecchi nemici, ma andrà più in là. Ovvero fino al tentativo di far saltare il governo, se ce ne sarà bisogno, oppure di mollare la maggioranza per mettersi in posizione da campagna elettorale. 

Repubblica ricorda che l'ultima dichiarazione all'interno della strategia contro il governo che attualmente appoggia è stata un attacco agli Esteri e alle Infrastrutture: "Vergognose le code chilometriche sul Brennero, l’Austria come la Germania fanno entrare i camionisti in arrivo dall’Italia solo dopo un tampone negativo: facciamo lo stesso con loro". Da giorni Salvini, in tandem con Renzi, chiede anche la testa del commissario all'emergenza Domenico Arcuri e propone al suo posto Guido Bertolaso, il cui avvio dell'esperienza di capo della task force sulla vaccinazione in Lombardia non è stata scintillante. Ieri intanto il ministro del Turismo Massimo Garavaglia ha cominciato a spingere sulla chiusura degli impianti da sci. "La stagione dello sci è finita", ha annunciato il leghista. "La normativa attuale prevede per assurdo che il ministro competente possa prendere le decisioni in autonomia", si è lamentato. "Evidentemente c'è qualcosa da registrare, penso che sarà oggetto di discussione". "Qui c'è stato un danno che è stato arrecato per una una scelta del governo. E i danni vanno indennizzati", ha sollecitato.

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La Lega di lotta e di governo (non durerà)

 "Matteo non vuole fare il pierino della situazione, né correggere la linea del governo Draghi: la vuole proprio indirizzare, condizionare", spiega proprio a Repubblica dietro una stretta condizione di anonimato uno degli uomini più vicini al senatore. Una strategia assai simile a quella adottata dall’autunno 2018 col governo gialloverde appena insediato: starci dentro e prendere le distanze dagli alleati (grillini). Ci sta riprovando. E sappiamo tutti com'è finita in quell'occasione: con la crisi del Papeete e il tentativo (fallito) di portare il paese a elezioni anticipate.  

D'altro canto la strategia di Salvini ha una logica che si comprende osservando i due diversi scenari all'interno dei quali si muove il Capitano. Il primo lo ha enunciato lui stesso quando ha annunciato l'appoggio al governo Draghi: "La Lega ci sta per i mesi che servono": secondo i suoi piani, che sono poi quelli di tutto il centrodestra, l'esecutivo dell'ex presidente della Banca Centrale Europea è a scadenza e con una data ben precisa che ne limita la durata a undici mesi e qualche settimana. Ovvero fino al momento in cui dovrà essere eletto il nuovo presidente della Repubblica. In questo orizzonte a salire al Quirinale dovrebbe essere proprio Draghi, il cui primo atto dovrebbe essere nominare un presidente del Consiglio che lo sostituisca per varare un governo elettorale e poi sciogliere le camere per andare a votare a giugno 2022. Ecco perché il governo Draghi dovrebbe durare dei mesi secondo il Capitano.

Il problema però è che insieme a questo scenario in questi giorni se ne va a delineare un altro, che terrorizzerebbe Salvini e che vede protagonista l'attuale Capo dello Stato. Sergio Mattarella si è detto sempre contrario all'ipotesi di farsi rieleggere e ha mandato segnali in tal senso in tutte le occasioni in cui è stato possibile. Nei giorni scorsi però, partita dai siti di rumors, è arrivata nei palazzi romani una voce che potrebbe indicare un cambio di prospettiva, di cui . Ovvero che Mattarella potrebbe accettare quello che ha accettato qualche tempo fa il suo predecessore Giorgio Napolitano: rimanere in carica (o meglio: farsi rieleggere presidente della Repubblica con il chiaro intento di non terminare il mandato settennale) ancora per qualche tempo proprio per dare a Draghi il tempo di attuare l'imponente programma di riforme che si prepara a presentare al Parlamento.

Ma è chiaro che allungare il mandato di Mattarella anche solo di uno o due anni vorrebbe dire allungare automaticamente la vita del governo Draghi al di là dei "mesi che servono". Per questo Salvini si sta preparando a usare l'emergenza, i ristori, le categorie che soffrono per i mesi di lockdown e qualunque altra arma politica per preparare il terreno allo scopo di far saltare il governo Draghi. Eventualmente tornando all'opposizione (dove ha una posizione più facile da gestire a fini elettorali) prima che si concretizzi il piano per allungargli la vita. Riuscirà? L'ultima volta gli è andata malissimo. 

Edit ORE 9,49:  "E' prioritario parlare con Draghi delle aperture serali. Se uno puo' andare a pranzo al ristorante in sicurezza perche' non puo' andarci a cena?". Cosi' il leader della Lega Matteo Salvini a "The Breakfast Club" su Radio Capital.

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