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Giovedì, 18 Aprile 2024

Alberto Berlini

Giornalista

Il nuovo governo: Salvini sorride, Berlusconi pure (e Dibba interroga i 5 stelle)

Il commento più laconico è quello di un ormai ex 5stelle, Alessandro Di Battista. Poco dopo la lettura del nome dei nuovi ministri ha commentato con un post su facebook con un laconico: "Ne valeva la pena?". Tra i commenti si esprime tutta l'amarezza degli ex colleghi del movimento che si attendevano un governo tecnico e invece si ritrovano tra le mani un governo molto politico. Anzi: i ministri di peso sono tutte nelle mani della Lega e Forza Italia si ritrova ben tre ministri tra cui il superministero della pubblica amministrazione. 

Sì perché il tecnico Mario Draghi ha messo di certo i suoi uomini di alto (anzi, altissimo) profilo alla guida di dicasteri importanti come giustizia (Marta Cartabia prenderà il posto di Alfonso Bonafede) e economia (dove l'uomo del Mef Daniele Franco sostituirà il dem Roberto Gualtieri, facendo in sostanza il segretario di Draghi), così come tecnici guideranno il ritorno alla normalità di scuola e università, ma il contributo politico al nuovo esecutivo è di peso. E già fa discutere.

Sono infatti stati confermati il ministro pentastellato Luigi Di Maio agli esteri, il ministro della Salute Roberto Speranza (che dovrà continuare a fare da parafulmine per tutti prendendosi l'onere delle chiusure) e i due dem Lorenzo Gerini (difesa) e Franceschini ai beni culturali (ma senza più il turismo), così come continuità sarà data al Viminale dove Lamorgese continuerà a vigilare sulla tenuta dell'ordine pubblico nel paese che dovrà uscire dalla pandemia e affrontare la crisi economica. 

Ma è sono gli innesti degli uomini di Salvini e Berlusconi a saltare agli occhi. L'appoggio di due partiti del centrodestra ha portato in dote tre ministeri a Forza Italia (Brunetta alla Pubblica amministrazione, Gelmini alle autonomie e Carfagna al Sud) e tre alla Lega di cui due con portafoglio di peso (Giorgetti allo sviluppo economico, Garavaglia al turismo).

Poltrona salvata per 4 ministri del Movimento 5 stelle, partito di maggioranza relativa in parlamento e a cui viene data la cambiale politica di delegazione più numerosa. Patuanelli tuttavia perde il difficile ministero dello svilluppo economico (su cui piomberà l'onere e la responsabilità degli innumerevoli tavoli di crisi già aperti e che si apriranno nei prossimi mesi. Così come Fabiana Dadone trasloca per far posto a Brunette e ottiene le politiche giovanili.

Se Italia Viva difende con il ministero per Elena Bonetti (alla famiglia) la paternità del governo, per il Partito Democratico la novità è l'ingresso del vicesegretario Andrea Orlando come ministro del Lavoro, ovvero prendersi l'onere dello sblocco dei licenziamenti (e alle prossime elezioni in molti lo ricorderanno). Tuttavia come ammette lo stesso segretario Nicola Zingaretti la squadra non trova un pieno appoggio. Lo spiega a chiare lettere in un post su facebook in cui fa notare come la rappresentanza di genere sia tutt'altro che rispettata (2/3 dei componenti sono uomini).  

Chi gongola è Matteo Salvini, e a ben vedere ha ottimi motivi per farlo visto il ruolo di peso dei componenti leghisti al nuovo governo: ha tutti i ministeri per prendersi i meriti di quello che succederà (ripartenza del turismo, ristori e simili alle imprese). "Noi non abbiamo dato foglietti: Draghi mi ha avvisato stasera 10 minuti prima di entrare al Quirinale" spiega il leader della Lega intervenendo in diretta al Tg di La7.

Resterà da vedere come la forza politica che più ha caratterizzato il primo governo Conte potrà dialogare con gli esponenti di quei partiti che hanno sancito la discontinuità del Conte bis.

A Draghi l'arduo compito di "domarli tutti". Buon lavoro.

La liste dei ministri del Governo Draghi

In tutto sono 23 i ministri della squadra Draghi: 15 politici e 8 tecnici.

Ministri con portafoglio 

  • Luigi Di Maio (Esteri) - M5s 
  • Luciana Lamorgese (Interno) - Tecnico, già ministro con Conte II
  • Marta Cartabia (Giustizia) - Tecnico
  • Lorenzo Guerini (Difesa) - Pd
  • Daniele Franco (Economia) - Tecnico
  • Giancarlo Giorgetti (Sviluppo economico) - Lega
  • Stefano Patuanelli (Pol. Agricole) - m5s
  • Roberto Cingolani (Transizione ecologica)
  • Andrea Orlando (Lavoro) - Pd
  • Enrico Giovannini (Infrastrutture) - tecnico, già ministro di Letta
  • Patrizio Bianchi (Scuola) - Tecnico
  • Cristina Messa (Università) - Tecnico
  • Dario Franceschini (Cultura) - Pd
  • Roberto Speranza (Salute) - Leu
  • Il ministero del Turismo diventerà autonomo e il ministro con portafoglio sarà Massimo Garavaglia - Lega.
  • Sottosegretario alla presidenza del Consiglio: Roberto Garofoli - Tecnico, già capo gabinetto con Renzi e Gentiloni

Ministri senza portafoglio 

  • Federico D’Incà (Rapporti col Parlamento) - M5s
  • Vittorio Colao (Innov. e transiz. digitale) - Tecnico
  • Renato Brunetta (Pa) - Forza Italia
  • Mariastella Gelmini (Affari generali e autonomie) - Forza Italia
  • Mara Carfagna (Sud e coesione) - Forza Italia
  • Fabiana Dadone (Pol. Giovanili) - M5s
  • Elena Bonetti (Po e famiglia) - Italia Viva
  • Erika Stefani (Disabilità) - M5s
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