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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica Italia

Il "governo di Mattarella" non ha i numeri: M5s e Lega portano l'Italia alle elezioni

Di Maio, Salvini e Meloni bocciano il "governo di Garanzia" proposto dal capo dello Stato Sergio Mattarella che ottiene solo il sostegno del Partito Democratico mentre Forza Italia punta a nuove elezioni "ma solo in autunno"

Il governo 'neutrale' proposto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella non sembra avere una maggioranza: il Partito democratico è l'unico ad aver esplicitato il sostegno al governo di garanzia e l'esecutivo che potrebbe essere nominato dal capo dello Stato potrebbe avere corto respiro e solo accompagnare l'Italia alle urne. Quando? le elezioni potrebbero esserci già a luglio, oppure ad ottobre: una prospettiva che tuttavia non potrebbe restare senza conseguenze come da monito del Quirinale.

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No ad un governo tecnico da tutto il centrodestra dove se Lega e Fratelli d'Italia hanno già specificato che non voteranno la fiducia all'esecutivo , Forza Italia chiede di aspettare ottobre per andare alle elezioni. Chi invece ha già iniziato la campagna elettorale è il Movimento 5 stelle con Di Maio che ha annunciato come resteranno confermate le liste delle elezioni del 4 marzo scorso.

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Senza un sostegno di nuove componenti politiche 'responsabili' il governo neutrale proposto da Sergio Mattarella al momento non nascerebbe. Al Senato avrebbe nella migliore delle ipotesi in partenza 133 senatori, a fronte di una maggioranza rischiesta di 160 senatori. Questo nel caso in cui Forza Italia votasse a favore di questo governo: ai 61 senatori di Fi si aggiungerebbero infatti i 52 del Pd, gli 8 delle Autonomie e i 12 del misto. A conti fatti mancherebbero 27 senatori per la fiducia. Alla Camera situazione simile, con la differenza che servono 65 deputati per sostenere il governo. In suo favore, sempre ammettendo che Forza Italia votasse per il sostegno, ci sarebbero i 105 deputati di Fi, i 111 del Pd, i 14 di Leu e i 21 del misto. In totale 251 deputati, 65 in meno della maggioranza.

I 5 stelle sono già in campagna elettorale

Il primo no è arrivato da Luigi Di Maio: "Nessuna fiducia a un governo 'neutrale', sinonimo di governo tecnico. Si vada al voto a luglio!". Lo scrive in un tweet il leader del M5S. Aggiunge il capogruppo Danilo Toninelli: "Le abbiamo provate tutte e non possiamo accettare un governo di servizio, che evidentemente è un governo tecnico, che non ha un collegamento con la sensibilità popolare, che non passa per il voto popolare. L'8 luglio per noi può essere la data giusta per il voto e la data di un vero cambiamento".

"Visto che la legislatura praticamente non è iniziata, le liste per le nuove elezioni saranno probabilmente le stesse, la decisione finale spetterà comunque al garante Beppe Grillo". ha spiegato Luigi Di Maio incontranto i parlamentari pentastellai.  Di Maio ha poi specificato che rimarranno esclusi i massoni e coloro che si sono tenuti parte delle restituzioni.

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Salvini: "No a governo neutrale, serve coraggio"

Quindi la bocciatura di Matteo Salvini: "E' fondamentale che il voto degli italiani sia rispettato. Quindi o un governo del centrodestra, oppure elezioni il prima possibile, per la prima volta in estate. Non c'è tempo da perdere, non esistono governi tecnici alla Monti"..

Insiste Salvini via social. "Mattarella vuole un 'governo neutrale'? Per carità, serve un governo coraggioso, determinato e libero, che difenda in Europa il principio PRIMA GLI ITALIANI, che difenda lavoro e confini, altro che governino per tirare a campare. Per me, o si cambia o si vota! Conto su di voi". Anche Fratelli d'Italia è sulla stessa lunghezza d'onda.

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"All'Italia -dice Giorgia Meloni- non serve un governo neutrale ma un governo capace di schierarsi con gli italiani. E il Presidente Mattarella sa bene che nessun governo è neutrale. Non ci è francamente chiaro perché il Presidente della Repubblica non abbia voluto verificare se chi ha vinto le elezioni riuscisse a trovare quella stessa fiducia nelle Camere. Questo tabù di dare l'incarico al centrodestra è per noi incomprensibile e non condivisibile. Non ci saranno i voti di Fratelli d'Italia per un altro governo nato nei laboratori del Quirinale e incapace di dare risposte ai cittadini".

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Chi invece non ha assunto una posizione definitiva è Forza Italia. "Valuteremo con gli allaeti", si fa sapere specificando che, in ogni caso, sarebbe meglio votare ad ottobre piuttosto che a luglio e all'alleato Silvio Berlusconi, Salvini si rivolge così: "Contiamo che Berlusconi mantenga la parola data e abbia la nostra stessa coerenza, poi gli italiani ci daranno la maggioranza assoluta e cambieremo l'Italia". Ma Di Maio attacca: "Se Forza Italia sosterrà il governo tecnico, allora a Salvini dovremo fare le pernacchie dietro".

Per Berlusconi votare in autunno significherebbe evitare il forte rischio di un flop elettorale, favorito dalla forte astensione in caso di apertura delle urne sotto l'ombrellone, e nello stesso tempo allontanerebbe sempre di più lo spettro di un'Opa leghista su Fi, che il segretario del Carroccio potrebbe lanciare una volta sciolte le Camere in anticipo.

C'è poi chi ritiene tra gli azzurri che rinviare ad ottobre l'appuntamento elettorale potrebbe essere un'occasione per il Cav se intanto, entro l'estate appunto, dovesse arrivare l'attesa sentenza della Corte europea di Strasburgo: un verdetto positivo consentirebbe all'ex premier di liberarsi dell'handicap dell'incandidabilità e sfidare il leader del Carroccio con lo stesso peso politico.

Se è vero che Berlusconi ha vari dubbi su nuove elezioni, non può però permettersi fughe in avanti, perchè darebbe a Salvini il pretesto per fare un governo con i cinque stelle.

Il Partito Democratico è l'unico a sostenere il governo tecnico

Gli unici a sostenere l'iniziativa del presidente Mattarella sono i dem che, l'escalation verso il voto ha lasciato spiazzati e preoccupati. Dice Maurizio Martina: "Condividiamo il richiamo alla responsabilità del presidente Mattarella e ci auguriamo che venga ascoltato da tutte le forze politiche in queste ore. Il Pd non farà mancare il suo sostegno all'iniziava preannunciata ora dal presidente''.

"Apprezzamento" per la scelta del capo dello Stato anche da Matteo Renzi che fa sapere di "giudicare molto positivamente il discorso" del presidente della Repubblica. E per Matteo Orfini l'ipotesi di votare a luglio è innanzitutto uno scenario non condiviso dagli italiani: "Non credo ci sia un italiano che trovi sensato tornare a votare dopo pochi mesi".

Un''arroganza', sottolinea Ettore Rosato, che sarebbe 'punita' dagli elettori: "Salvini e Di Maio hanno più del 51% dei voti in Parlamento. Con questo 51% hanno eletto il presidente della Camera, quello del Senato, gli organi direttivi delle Assemblee. Adesso vogliono usare il 51% per tornare a votare dopo due mesi, per la prima volta nella storia della Repubblica? Se così fosse hanno fatto i conti senza l'oste: gli italiani punirebbero un atteggiamento cosi superbo e arrogante".

La giornata politica in breve

La scelta di Mattarella: "Governo di garanzia o voto in estate (con tutti i rischi economici)"

Mattarella dice no ad un Gentiloni bis e propone un governo che duri il tempo perché si formi una maggioranza politica o si torni alle urne.

Mattarella ha bocciato anche la richiesta di Salvini per un incarico ad un governo di centrodestra che possa poi trovare una maggioranza in parlamento. Il capo dello stato ha sempre escluso "incarichi al buio". 

"Al voto l'8 luglio": l'incontro tra Salvini e Di Maio

Matteo Salvini si è incontrato con Luigi Di Maio al termine delle consultazioni e hanno proposto domenica 8 luglio come data per eventuali elezioni anticipate. In tal caso Mattarella dovrebbe sciogliere le Camere nelle prossime ore. Il tutto mentre le famiglie italiane rischiano di vedere 1400 euro di extra costi per l'aumente dell'iva innescato dalle clausole di salvaguardia che senza un esecutivo in carica nessuno potrà bloccare.

Mattarella: "Governo neutrale fino a dicembre, poi elezioni"

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