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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Governo, ore febbrili per l'accordo Salvini-Di Maio: "Convergenze sul conflitto di interessi"

Tempo fino a domenica sera, il Quirinale non concederà proroghe: nulla è deciso. Per la presidenza del Consiglio in pole Giampiero Massolo

La presenza di Luigi Di Maio e Matteo Salvini in un ministero "di peso" non la mette in dubbio più nessuno, ma il premier non sarà uno di loro due. Le ipotesi circolate finora danno il leader della Lega come ministro dell'Interno e il capo politico del M5s alla Farnesina. Ma nulla è deciso. Continuano i colloqui e i tavoli tecnici tra Lega e M5s per trovare la quadra in vista della formazione di un governo. Certo, si parla di temi e programmi, ma anche e soprattutto di chi saranno gli uomini (e le donne) che siederanno sulle poltrone chiave del'esecutivo.

M5s: "Premier terzo"

"Sarà un premier terzo, né della Lega né di M5s". Lo ha detto Alfonso Bonafede, deputato M5s, a Piazza Pulita, che ieri ha partecipato al tavolo programmatico con il Carroccio alla Camera. Bonafede ha ribadito che il tavolo tecnico sul programma di governo avviato tra M5s e Lega "è andato molto bene, oltre le aspettative".

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Sono ore febbrili di trattative, con un nuovo vertice alla Camera tra i due leader per definire premier, squadra di governo e programma. Con Matteo Salvini "portiamo avanti i temi del contratto di governo. Il nostro obiettivo è portare avanti quanti più punti possibili per gli italiani, se riusciamo bene, sennò si torna al voto". Così ha sostenuto il capo politico del M5S, Luigi Di Maio, arrivando a Montecitorio per l'incontro con il leader della Lega. "Stiamo parlando del contratto di governo alla tedesca che dovremmo firmare davanti agli italiani" - ha aggiunto - spiegando che con la Lega "per ora ci sono ampie convergenze sul reddito di cittadinanza, il conflitto d'interessi, sulla tassazione della flat tax. Ci sono tante buone cose da fare...". In merito alla scelta del premier, invece, "non c'è ancora una discussione sui nomi", ha affermato Di Maio, smentendo con una smorfia e un gesto delle mani il nome, circolato in queste ore, di Giampiero Massolo.

Casaleggio: "Il contratto di governo sarà votato online"

"Come è sempre stato, il voto degli iscritti è l'indirizzo principale da cui il M5s prende le sue decisioni. Abbiamo visto che il sistema di voto su Rousseau è sempre stato determinante". Così Davide Casaleggio in conferenza stampa al Senato, alla domanda se il voto degli iscritti di Rousseau sul contratto di governo M5s-Lega sarà considerato vincolante.

Il contratto di governo

I leader dei due schieramenti si danno tempo '2-3 giorni' (fino a domenica sera, il Quirinale non concederà altre proroghe) per chiudere sul programma ma, precisa il leader della Lega, "sennò si vota". Salvini anticipa i temi: "Immigrazione, sicurezza e sbarchi saranno parte fondante del programma del governo', mentre dal M5s fanno sapere che si parte da 'flat tax e reddito di cittadinanza". 

Quali sono i passaggi per formare un governo (Costituzione alla mano)

Nel comunicato congiunto diffuso da M5S e Lega a commento del primo tavolo tecnico non c'è però il tema del 'conflitto di interessi', non figura insomma nella lista dei "punti di convergenza programmatici" individuati dalle due forze politiche e messi nero su bianco nel comunicato diffuso in serata. Nella nota si parla infatti di "superamento della legge Fornero, sburocratizzazione e riduzione di leggi e regolamenti; reddito di cittadinanza, con iniziale potenziamento dei centri per l'impiego; introduzione di misure per favorire il recupero dei debiti fiscali per i contribuenti in difficoltà`". E ancora: "studio sui minibot, flat tax, riduzione costi della politica, lotta alla corruzione, contrasto all'immigrazione clandestina, legittima difesa".

Verso il governo Lega-Movimento 5 stelle (Ansa)

Filtra ottimismo

"Direi che siamo veramente a buon punto, abbiamo cominciato a parlare di temi ma c'è una convergenza sul fatto che è momento giusto ci sono create le condizioni" per un governo M5s-Lega. A dirlo è a Porta a Porta Vincenzo Spadafora, responsabile delle relazioni istituzionali di Luigi Di Maio.

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"Governo snello"

Il governo M5s-Lega sarà "un governo snello, oltre ai 13 ministri previsti, ce ne saranno pochi altri senza portafoglio" continua Spadafora. E comunque saranno "meno di 20".

Reddito di cittadinanza

L’accordo tra Di Maio e Salvini sembra reggere anche alla prova del reddito di cittadinanza, cavallo di battaglia del Movimento: secondo il Sole 24Ore si parte dalla riforma dei centri per l’impiego (costo: 2 miliardi) e prosegue con l’introduzione di una forma di sostegno al reddito per chi è sotto la soglia di povertà sul modello del «reddito di autonomia» lombardo integrato con percorsi di formazione e inserimento lavorativo. 

Ipotesi Massolo premier

Per la premiership prende quota il nome di Giampiero Massolo, diplomatico di lungo corso, presidente dell'Ispi: è un nome molto gradito alla Lega. La sua carriera è iniziata con Giulio Andreotti, come consigliere diplomatico a Palazzo Chigi, ed è poi decollata con Silvio Berlusconi, del quale è diventato capo della segreteria nel 1994. Ai tempi del governo Monti fu a un passo dal diventare ministro degli Esteri.

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