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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Di Maio rilancia il governo Lega-M5s, si riapre tutto: cinque scenari possibili

Cottarelli in bilico. Giravolta di Di Maio, che abbandona l'idea dell'impeachment. Salvini: "Facciamo partire il parlamento". Pd: "Sembra scherzi a parte e invece si tratta del Paese"

Torna l'ipotesi del governo Lega-Movimento 5 stelle, Luigi Di Maio poche ore dopo aver chiesto l'impeachment per Mattarella si dice disposto a collaborare. L'ennesima giravolta di questi giorni convulsi.  A sorpresa, torna a circolare prepotente in ambienti parlamentari l'ipotesi di un governo giallo-verde. In particolare, ci sarebbe un pressing da parte del M5s sulla Lega. Da Napoli, d'altra parte, Di Maio dice: "C'è maggioranza per un governo, basta mezzucci". E inoltre mostra disponibilità a collaborare con il Quirinale. I canali di comunicazione col Colle si sono riaperti.

Cottarelli in bilico

Carlo Cottarelli è salito oggi di prima mattina al Quirinale per un incontro informale con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

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Ieri sembrava tutto pronto al Quirinale per l'annuncio della lista dei ministri, quando alle 16.30 di ieri il presidente del Consiglio incaricato, Carlo Cottarelli, è salito al Colle per riferire al Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Ma mezz'ora dopo ha fatto ritorno a Montecitorio, senza passare per la Loggia alla Vetratadove attendevano i giornalisti. Si è trattato di un incontro per aggiornare il Presidente sullo stato della situazione e stamattina mattina Cottarelli tornerà al Quirinale, si è affrettato a chiarire il portavoce del Colle, Giovanni Grasso, prima che la vicenda assumesse i contorni del giallo. Potrebbe rinunciare l'ex commissario alla spending review, ma per ora Cottarelli conferma di essere al lavoro sulla lista dei ministri. Di sicuro la situazione resta fluida e difficile da decifrare. 

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"Prendo atto che Matteo Salvini 'cuor di leone' non vuole fare l'impeachment e lì ci vuole la maggioranza", dice Di Maio durante un comizio a Napoli. Poi riapre subito alla Lega: "Se abbiamo sbagliato qualcosa lo diciamo: ma una maggioranza c'è in Parlamento fatelo partire quel governo ma basta mezzucci. Perchè di governi tecnici, istituzionali, non ne vogliamo. Perchè quelli traseno e sicc e si mettono e chiatte ("nascono senza pretese poi si allargano", ndr) come diciamo noi. La maggioranza in Parlamento c'è". "La maggioranza c'è - ribadisce - se si vuole risolvere questa crisi e rassicurare i mercati si faccia partire un governo che ha già un programma chiaro".

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Tutte le ipotesi: cinque scenari possibili

Le ipotesi a 87 giorni dal voto del 4 marzo sono sostanzialmente cinque: Governo Cottarelli senza neanche un voto, un Governo Lega-M5s senza Paolo Savona all'Economia, un Governo di minoranza di destra con Salvini oppure Giorgetti premier, un Governo Lega-M5S-Fratelli d'Italia, infine le elezioni il 29 luglio. Difficile pensare che il Paese possa reggere alla pressione dei mercati e allo stillicidio finanziario ancora a lungo: le decisioni definitive andranno prese nel giro di pochi giorni.

Salvini chiede di far partire il parlamento

"Come segretario della Lega chiedo ai presidenti di Camera e Senato di insediare le Commissioni" dice Matto Salvini. L'obiettivo - per ora limitato - è "smontare un pezzo di legge Fornero, approvare la legittima difesa e tagliare i vitalizi e alcune tasse. L'unica cosa che non permetterò è che, in attesa di capire cosa fa Cottarelli e dove va Mattarella, gli italiani abbiano un Parlamento che non lavora". La Lega insisterebbe in ogni caso su Savona ministro dell’Economia, in caso di nuovo tentativo giallo-verde. Lo stallo così non si sbloccherà.

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Giorgia Meloni prova a inserirsi

"Una maggioranza in Parlamento c'è, ed è formata da M5s e Lega: "Era pronta a fare un governo e aveva stipulato un contratto di governo. Noi siamo stati critici però arrivati a questo punto siamo anche disponibili a rafforzare quella maggioranza con FdI", scrive su Facebook Giorgia Meloni, che fa un appello a Mattarella: "Presidente, ci rifletta perché non avremo molto altro tempo".

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Pd: "Siamo su Scherzi a Parte"

"In questi giorni abbiamo assistito da parte di Lega e M5S attacchi indegni, vergognosi. Nelle ultime ore c'è stato un cambio di atteggiamento nei toni, una vera e propria  inversione a U che dice molto dell'irresponsabilità di queste persone. Non puoi un giorno denunciare un impeachment contro il capo dello Stato e poi capovolgere tutto. Sembra scherzi a parte e invece si tratta del paese. E' inaccettabile". Lo ha detto il segretario reggente del Pd, Maurizio Martina, a Carta Bianca.

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