Le prime 8 mosse del governo
Ecco le misure più urgenti sul tavolo del premier in pectore Giuseppe Conte
A 88 giorni dalle elezioni nasce il governo Conte sull'intesa M5s-Lega. I ministri sono 18, tra loro 5 donne. Salvini e Di Maio vicepremier (il primo anche ministro degli Interni, il secondo al Lavoro e Sviluppo economico), Tria all'Economia e Savona agli Affari Europei. Moavero agli Esteri. Alle 16 di venerdì 1 giugno, con il giuramento al Quirinale, parte il 65° esecutivo della Repubblica.
"Un po' emozionato lo sono", ha ammesso Conte ai cronisti andando a Montecitorio. Il giuramento di oggi è solo il primo passo: l'esecutivo diventerà infatti operativo a partire da lunedì prossimo con il voto di fiducia prima al Senato e poi alla Camera. Ma quali sono i primi dossier che il premier in pectore Giuseppe Conte si troverà sulla scrivania a Palazzo Chigi? Flat tax e reddito di cittadinanza. Ma anche pensioni e lavoro. Misure che si affiancano a quelle già elencate nel programma di governo M5s-Lega sui temi della sicurezza, della giustizia e dell'immigrazione. Temi e impegni che andranno affrontati tenendo uno sguardo ai mercati internazionali e all'Europa, senza perdere di vista la bussola rappresentata dal rispetto dei principi costituzionali.
Nasce il Governo del Cambiamento: Conte premier, Salvini e Di Maio vice
Nuovo governo, pensioni e legge Fornero: cosa succederà?
Tra i primi passi che potrebbe muovere il nuovo governo c'è sicuramente uno dei cavalli di battaglia del programma pentaleghista, in tema pensioni: il superamento della legge Fornero. Con un eventuale decreto estivo, arriverebbero subito lo stop all'Ape sociale e il via alla cosiddetta "opzione donna". Per quota 100 (ossia la somma di età e anni di contributi) si dovrebbe attendere la legge di bilancio.
Quota 100 e opzione donna: cosa potrebbe cambiare
Flat tax e pace fiscale: ultime notizie governo
La Flat Tax con aliquote al 15 e al 20%, illustrata nel contratto di governo giallo-verde, dovrebbe essere uno dei capisaldi della prossima legge di bilancio, ipotizzando una sua entrata in vigore dal primo gennaio 2019. Al suo fianco dovrebbe arrivare un taglio delle tax expenditures cui verrà chiesto di garantire una buona parte delle coperture per la flat tax.
Quando entrerà in vigore la flat tax?
Si chiama "pace fiscale" il progetto targato Lega-M5s che consiste in una maxi rottamazione delle cartelle esattoriali. Ora è uno dei pilastri del nuovo governo. Al momento si starebbe valutando attentamente l'impatto che la pace fiscale gialloverde potrebbe avere sulla definizione agevolata dei ruoli attualmente in corso. E che ha visto l'adesione di 950mila debitori da cui l'erario attende 2 miliardi di euro per il 2018-2019.
Tutti i ministri del governo Lega-5stelle
Taglia leggi, reddito di cittadinanza e centri per l'impiego
Uno dei pilastri di un possibile decreto estivo potrebbe essere un intervento taglialeggi e un pacchetto di misure sburocratizzazione già abbozzato dallo stesso Conte che proprio per questo motivo era stato inserito nella lista dei ministri in pectore del M5S presentata da Di Maio. Nel pacchetto di misure urgenti da varare eventualmente già nelle prossime settimane è destinata a rientrare anche la riforma dei centri per l'impiego, cara ai Cinquestelle. Misura che dovrebbe andare di pari passo con il rafforzamento della dote attualmente a disposizione del reddito d'inclusione da far scattare con la prossima manovra.
Governo M5s-Lega, la sintesi del contratto tra Di Maio e Salvini (per chi non ha molto tempo)
Tra le misure in programma c'è poi il reddito di cittadinanza, che prevede 780 euro mensili per chi ha perso il lavoro. Un parametro basato sulla scala Ocse per nuclei familiari più numerosi. "L'erogazione del reddito di cittadinanza - si legge nel contratto di governo - presuppone un impegno attivo del beneficiario che dovrà aderire alle offerte di lavoro provenienti dai centri dell’impiego (massimo tre proposte nell’arco temporale di due anni), con decadenza dal beneficio in caso di rifiuto allo svolgimento dell’attività lavorativa richiesta". In materia lavoro si pensa anche di introdurre per legge un salario minimo orario e una revisione del 'libretto famiglia' che ha sostituito i vecchi voucher. L'obiettivo è introdurre "un apposito strumento, agile ma chiaro e semplice, che non si presti ad abusi, attivabile per via telematica attraverso un'apposita piattaforma digitale, per la gestione dei rapporti di lavoro accessorio".
Con il reddito di cittadinanza aumenteranno i posti di lavoro?
Immigrazione e lotta alla corruzione
Una delle prime misure sul tavolo del governo Conte sarà quella legata all'immigrazione. Nel contratto di governo, M5s e Lega puntano alla revisione del regolamento di Dublino, con il ricollocamento obbligatorio e automatico dei richiedenti asilo tra gli Stati membri dell'Ue. "Nell'ottica di una gestione delle risorse pubbliche efficiente e congruente con le azioni politiche da attuare - si legge nel contratto di governo - occorre, quindi, procedere a una revisione dell'attuale destinazione delle stesse in materia di asilo e immigrazione, in particolare prevedendo l'utilizzo di parte delle risorse stanziate per l'accoglienza per destinarle al Fondo rimpatri".
Tra le mosse del governo Conte c'è inoltre la lotta alla corruzione. Il programma di governo prevede il Daspo per i corrotti e corruttori, il potenziamento della prevenzione, e l'introduzione della figura dell''agente sotto copertura', oltre alla valutazione della figura dell'agente provocatore in presenza di indizi di reità, per favorire l'emersione dei fenomeni corruttivi nella Pubblica Amministrazione.
Chi è Giuseppe Conte
Pugliese di Volturara Appula in provincia di Foggia, 54 anni, Conte è un avvocato civilista e insegnante di diritto. Sposato e poi separato, ha un figlio di 10 anni. "E' uno tosto, si è fatto da solo" ha detto di lui Di Maio descrivendolo come "una persona di grandissimo profilo" che "viene dalla periferia di questo Paese, da San Giovanni Rotondo". Conte, che risiede a Roma ormai da anni, non si è lasciato scalfire dalle polemiche legate al suo curriculum. E le stesse non hanno sfiorato i vertici del Movimento e della Lega che hanno confermato ancora una volta l'investitura del professore. A lungo assistente di un giurista di peso come Guido Alpa, nel suo curriculum figura una carrellata di master e perfezionamenti. Dalla laurea in Legge alla Sapienza nel 1988 con votazione 110/110 con lode, alla borsa presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) negli anni 1992-1993, oltre a studi giuridici all'estero, in diversi atenei, da Yale, a Vienna, passando per la Sorbona, New York e il Regno Unito.
Per Conte si tratta del primo incarico politico. Il professore non ha mai avuto svolto ruoli politici o amministrativi. Da elettore ha sempre avuto come riferimento la sinistra, come ha lui stesso dichiarato: "Il mio cuore ha tradizionalmente battuto a sinistra", ha detto in un'intervista a Di Martedì, spiegando di aver avuto i primi contatti con i 5 Stelle quando gli fu chiesto di diventare membro del Consiglio di presidenza della Giustizia Amministrativa, l'organo di autogoverno della giustizia amministrativa. Era il 2013. Di recente ha presieduto la commissione disciplinare del consiglio di presidenza della giustizia amministrativa che ha coordinato l'istruttoria che ha portato alla destituzione del consigliere di Stato Francesco Bellomo.
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