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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Referendum, giustizia, elezioni: a gennaio il governo si gioca il futuro

Nelle prime settimane del 2020 è prevista una verifica di governo, annunciata dal premier Conte. Dalla prescrizione alle elezioni regionali, ecco tutti gli appuntamenti segnati in rosso sul calendario dell'esecutivo

Sarà un gennaio 2020 "bollente" per il governo giallorosso, un inizio anno difficile per l'esecutivo chiamato a fare i conti con diverse questioni spinose e appuntamenti delicati per gli equilibri interni alle forze di maggioranza. Il mese "rovente" si apre con il vertice fissato per martedì 7 gennaio per affrontare la tematica della prescrizione e della ragionevole durata dei processi, si chiude con il doppio appuntamento elettorale regionale, in Emilia Romagna e in Calabria: elezioni che potrebbero rappresentare uno spartiacque della legislatura, o forse no.

La tenuta dell'esecutivo sarà messa a dura prova anche da altri dossier, mentre incombe la verifica di governo invocata dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha come obiettivo principale il rilancio dell'azione di governo. Tra i possibili nodi al tavolo della verifica le misure quota 100 e reddito di cittadinanza, messe in discussione dai renziani ma difese sia da Conte che dai 5 stelle. Ma andiamo con ordine.

Lo scontro sulla prescrizione: a gennaio il governo Conte II si gioca il futuro

Il primo gennaio è entrata in vigore la riforma della prescrizione contenuta all'interno della legge Spazzacorrotti, voluta dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede del Movimento 5 stelle. E' proprio questo uno dei nodi più insidiosi per il governo Conte II, perché le posizioni dei partiti sul tema sono molto distanti. La riforma fortemente voluta dai 5 stelle blocca la prescrizione a partire dalla sentenza di primo grado, sia essa di condanna o assoluzione, a partire dal primo gennaio. Lo scorso 27 dicembre, il Pd ha presentato una proposta di legge alternativa che propone di sospenderla per tre anni e sei mesi. Italia Viva, invece, si dice pronta a votare la proposta di legge di Forza Italia, all'esame della commissione Giustizia di Montecitorio. Il testo, a prima firma Enrico Costa, mira ad abrogare la riforma Bonafede. Il 7 gennaio è previsto un vertice di governo proprio sul tema giustizia.

Legge elettorale, Alitalia e decreto sul salvataggio della Banca popolare di Bari

Mercoledì 8 gennaio dovrebbe essere incardinato, in commissione Affari costituzionali della Camera, il testo del nuovo sistema di voto. La legge elettorale è un altro tema su cui i giallorossi non hanno ancora trovato un accordo. Nei giorni precedenti dovrebbe essere raggunta un'intesa o per un proporzionale simile a quello spagnolo - non ben visto da Italia Viva - o per un proporzionale con sbarramento nazionale al 5%, che invece non piace a Leu. Sempre l'8 gennaio inizierà l'esame in commissione del decreto sul salvataggio della banca popolare di Bari: le audizioni termineranno il 10 gennaio con Roberto Gualtieri, il ministro dell'Economia. Anche il decreto Alitalia sarà al centro del confronto interno alla maggioranza. Subito dopo l'Epifania, cominceranno i lavori in commissione Trasporti della Camera, con una serie di audizioni. Il decreto è atteso in Aula di Montecitorio il 13 gennaio.

Domenica 12 gennaio è un'altra giornata cruciale, perché scade il termine di tre mesi per presentare la richiesta di referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari. Malgrado siano state già raccolte le 65 firme necessarie per appoggiare l'iniziativa, non è da escludere che alcuni dei firmatari ritirino la propria sottoscrizione. La tentazione di tornare a votare in anticipo per evitare la sforbiciata di 345 parlamentari potrebbe essere cruciale.

Tra le "grane" di gennaio c'è anche il decreto Milleproroghe, approvato "salvo intese" dopo un Consiglio dei ministri molto teso. Il provvedimento potrebbe essere oggetto di modifiche. Un fronte caldo per la maggioranza è rappresentato dal tema delle concessioni autostradali: il Movimento 5 stelle vorrebbe una revoca. Gennaio 2020 si chiude con le elezioni in Emilia Romagna e Calabria. L'esito del voto, soprattutto in Emilia Romagna, potrebbe fare da spartiacque della legislatura.

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