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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Quota 161, ora il governo traballa: la maggioranza al Senato ha l'ansia dei numeri

Sono solo quattro i voti di margine della maggioranza gialloverde a Palazzo Madama, dopo le espulsioni nei 5 Stelle. E cresce l'inquietudine per "l'operazione scoiattolo" di Berlusconi

La maggioranza gialloverde al Senato è scesa a quota 165 (Movimento Cinque stelle 107, Lega 58), rispetto a un quorum di 161. E il governo, va da sé, ha l'ansia dei numeri. Perché a Palazzo Madama, al momento, sono soltanto quattro i voti di margine dell'esecutivo. Il calo dei numeri dipende dall'assottigliamento della pattuglia pentastellata. Sono due, infatti, i senatori tra i quattro parlamentari espulsi dal Movimento 5Stelle nell'ultimo giorno del 2018: Gregorio De Falco e Saverio De Bonis. Altre due esponenti del Movimento a Palazzo Madama - Paola Nugnes e Elena Fattori - dovranno ancora essere "processate" dai probiviri.

Nugnes e Fattori fanno parte della pattuglia di parlamentari del Movimento che non hanno votato il provvedimento su sicurezza e immigrazione a novembre e hanno espresso apertamente posizioni critiche rispetto alla linea politica del governo. Il loro addio viene considerato probabile. I voti della maggioranza al Senato potrebbero dunque, con l’espulsione delle due senatrici, scendere a quota 163, solo due in più del quorum. A quel punto sarebbe determinante il sostegno di senatori di altri gruppi. 

Storicamente, in Italia, proprio al Senato si decide vita o morte dei governi: a Palazzo Madama, ricordiamo, sono nate le principali insidie per gli esecutivi, dai tempi del governo Prodi e dell'ormai famoso Turigliatto. Ecco perché in queste ore cresce l'apprensione nella maggioranza gialloverde. Apprensione che diventa inquietudine, in casa 5 Stelle, per la cosiddetta "operazione scoiattolo" lanciata da Silvio Berlusconi per avvicinare i grillini delusi, nella speranza di creare un governo di "responsabili" per dar vita ad un governo di centrodestra con Matteo Salvini premier (senza i 5 Stelle).

Ne avevamo parlato nei giorni scorsi (qui i dettagli), anche se per ora l'unico passaggio al gruppo azzurro da quello pentastellato è stato alla Camera, con il caso del deputato Matteo Dall'Osso che ha lasciato il Movimento per lo stop all'aumento dei fondi per i disabili.

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