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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Governo, si spegne anche l'ultima speranza: Forza Italia non abbocca all'ultimatum

Gelmini: "Non voteremo il governo di Mattarella". L'aut aut del Carroccio non spacca la coalizione

Game over. La stucchevole telenovela sul governo sembra giunta ad un punto morto. Dopo l’ultimatum di Giorgetti a Berlusconi ("se vota la proposta di Mattarella finisce l'alleanza con la Lega"), la risposta di Fi arriva per bocca di Maria Stella Gelmini. Ed è categorica: Forza Italia non abbocca, rispetta i patti della coalizione, non vuole prendersi la responsabilità dello strappo. Tradotto: se Salvini vuole rompere -  eventualità oggi più che mai remota, ma mai dire mai -  deve assumersi oneri e onori della sua scelta. "Crediamo che non ci siano le condizioni per votare un governo neutrale", ha fatto sapere la capogruppo Forza Italia alla Camera, parlando con i giornalisti al Senato. L’aut aut del Carroccio non ha spaccato la coalizione.

"Non ci sono le condizioni per votare un governo neutrale"

“Da quando è sceso in campo – spiega Gelmini -  il presidente Berlusconi si è sempre battuto per l'unitaà del centrodestra, quindi per un principio di lealtà non saremo noi certamente a distinguerci rispetto al resto della coalizione, quindi crediamo che non ci siano le condizioni per votare un governo neutrale".

Detto questo, "Fi è pronta in ogni momento alle elezioni, ci limitiamo ad osservare che il voto a luglio non sarebbe adatto ma certamente la scelta della data compete a Mattarella e sarà  lui a comunicarla alle forze politiche e agli italiani".

Niente governo? Per Forza Italia è colpa di Di Maio

Intervistata dal Tg3 Gelmini ha anche aggiunto che la richiesta di Giancarlo Giorgetti a Forza Italia "è irricevibile". "Ad oggi - ha detto -  non ci sono le condizioni per un appoggio esterno. Se l’Italia non ha un governo deve ringraziare il signor Di Maio che ha pensato di gestire in maniera infantile una questione seria come la nascita di un governo, partendo da veti e invettive".

Secondo Gelmini il leader di M5s "in questo modo si assume la responsabilità di portare il Paese alle elezioni, perché se oggi non abbiamo un Governo non e' certamente colpa di FI che non ha mai posto veti nei confronti di nessuno, ne' nei confronti del Pd e nemmeno del M5S, la responsabilità è tutta di chi in modo superficiale ha posto dei veti e non ha creato le condizioni per un governo politico".

Pontieri della Lega al lavoro per un accordo col M5s

Per il governo dunque non ci sono più speranze, a meno che il leader della Lega non decida di fare il grande passo e rompere il patto di coalizione. Intanto questa mattina su Facebook Salvini ha rimarcato di nuovo il suo “no” ad un eventuale governo di tregua. “Governo ‘neutrale ed europeista’, solo per tirarla in lungo e fare centinaia di nomine in enti e Cda senza consenso popolare? No, grazie. O si cambia, o si vota. Io sono pronto!”.

L’ultima parola però spetta a lui. Se Berlusconi non cede, c’è solo una strada per cambiare il destino della legislatura. Di certo dietro le quinte si continua a trattare e i contatti tra M5s e Lega proseguono: “Stiamo lavorando, i pontieri della Lega stanno cercando ancora di lavorare per trovare una soluzione” e ci sono state con il M5s “telefonate fatte e ricevute”, ha detto oggi Gianmarco Centinaio, capogruppo della Lega al Senato, ai microfoni di Radio Uno, aggiungendo: “Noi continuiamo a provarci, da ottimista penso sempre si possa riuscire a ragionare ancora”. “La gente per strada dice ‘siete dei pazzi, avete vinto le elezioni dovete governare, e vale anche per i Cinque stelle”. Centinaio si è detto ancora ottimista sulla possibilità di trovare un accordo in extremis con Di Maio.

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