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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Grandi opere incompiute, uno spreco da 166 euro a famiglia

In tutto sono 868 le opere mai terminate in Italia per uno spreco complessivo da quattro miliardi di euro. Per completarle servirebbero altri 1.400 milioni. Il Codacons: "Record negativo per la Sicilia". Tor Vergata (Roma) il buco più profondo

ROMA - Nel 2013 erano 692. Un anno dopo sono 868. Dal 2014 non ci sono dati aggiornati nell'Anagrafe delle opere. Ma tanto basta per campire come, in Italia, le "incompiute" sono costate 166 euro a famiglia, per un totale di 4 miliardi gettati alle ortiche. "E per completarle servirebbero altri 1.400 milioni". E' il Codacons a fare il punto sulle opere iniziate a mai terminate in Italia: maglia nera alla Sicilia, regione che vede sul proprio territorio ben 215 opere mai terminate. 

TOR VERGATA - Ma la grande incompiuta per eccellenza resta la Città dello Sport di Tor Vergata, i cui lavori iniziarono per ospitare i Mondiali di nuoto del 2009 di Roma. Ma le gare si svolsero tutte al Foro Italico. Oggi l'opera di Calatrava è un cantiere abbandonato. Delle Vele c'è solo lo scheletro. E ora l'obiettivo è provare a terminare un'opera che doveva essere inagurata nel luglio del 2009 nel 2024: ma solo qualora Roma ottennesse le Olimpiadi. Intanto sono già stati spesi 607 milioni di euro.

Le Vele di Calatrava, la grande incompiuta di Roma

LE ALTRE REGIONI - In Abruzzo le infrastrutture non portate a compimento sono passate dalle 33 del 2013 alle 40 del 2014; peggiore la situazione della Calabria: 64 incompiute del 2013, 93 nel 2014. Male anche la Puglia: 59 nel 2013, 81 nel 2014.  Il fenomeno delle opere incompiute: è assolutamente trasversale: attraversa l'Italia dal nord al sud, e accomuna regioni moderne e all'avanguardia come la Lombardia e il Veneto alle aree meno sviluppate del Mezzogiorno, "a dimostrazione che gli sprechi non hanno colore politico o differenze territoriali". 

E pensare - dice Rienzi - che i miliardi finora spesi per tali infrastrutture irrealizzate, avrebbero potuto abbattere la pressione fiscale per tutti i cittadini ed impedire la nascita di tasse come l'Imu o la Tasi, con benefici immensi per la collettività e l'economia nazionale.

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