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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Tensione alle (5) stelle

Grillo mette in pausa voto su Rousseau: "Ho chiesto a Draghi di non fare entrare la Lega nel governo"

Il Garante del M5s usa parole colorite ma molto chiare quando tratteggia, non senza un certo entusiasmo, una sostanziale unità di intenti con il presidente incaricato. Ma chiede agli attivisti "un attimo di pazienza". Crimi: "Abbiamo deciso di aspettare"

Non si voterà domani per dire sì o no al coinvolgimento del Movimento 5 stelle nel governo Draghi. A chiarirlo è lo stesso Beppe Grillo che chiede agli attivisti pentastellati di attendere la conclusione ufficiale delle consultazioni prima di decidere. È poi il reggente Vito Crimi a spiegare in diretta tv come sono andate le cose: "Il mio primo 'no a Draghi'? Ho reagito in maniera istintiva, poi avevamo deciso di far votare gli iscritti domani ma stasera incontrandoci con Beppe abbiamo deciso di aspettare".

L'intervento di Grillo pubblicato sulla pagina Facebook del MoVimento 5 stelle mentre alcuni senatori M5s (Crucioli, Lezzi, Angrisani, Abate, Lannutti, Granato) stanno partecipando a V-Day contro l'ipotesi di un ingresso M5s nel governo Draghi. Tra gli altri presente anche la candidata M5s in Puglia, Laricchia e i deputati Raduzzi, Maniero, Cabras, Colletti.

Nel video per frenare i malpancisti dell'ala Di Battista, Grillo prospetta spazi d'azione per il M5s rispetto al tentativo Draghi. "Aspettiamo un attimo - dice infatti il Garante M5s - perché lui domani non ha finito le conferenze...". "Aspettiamo lui, che pubblicamente dica cosa vuole fare perché non ha ancora le idee chiare".

"Ma - annota subito dopo Grillo - qui non ce le ha nessuno le idee chiare"

L'appello di Grillo ai 5 stelle dopo le consultazioni

Il Garante del Movimento usa parole colorite ma molto chiare quando tratteggia, non senza un certo entusiasmo, una sostanziale unità di intenti che avrebbe avuto durante le consultazioni con il presidente incaricato. Arrivando a definirlo, tra il serio e il faceto, "anche lui un grillino".

"La questione è se questa persona è sincera, finge o non finge...io aspetterei che questa persona faccia le dichiarazioni che ha fatto a noi in modo pubblico". "Ha detto che il reddito di cittadinanza è una grande idea e che ci vuole nella pandemia, che noi abbiamo cambiato la politica italiana e che ha abbiamo fatto un miracolo", aggiunge l'ex comico.

"Siamo un Paese vecchio, di vecchi con idee vecchie. E allora dico "senta Draghi, lei che è un ragazzo di 74anni, avrà anche le "palle piene" tra Schroeder, la Merkel, Warzenberer, e alza lo spread abbassa lo spread", a lui ho detto "combattiamo e facciamo questa roba qua".

Grillo: "Ho chiesto a Draghi di non fare entrare la Lega"

Beppe Grillo sottolineando di aver proposto al premier incaricato che l'ambiente sia pilastro dell'azione di governo ha anche proposto a Draghi di escludere la Lega dal governo.

"Ho detto "primo non ci deve entrare la Lega perché la Lega di ambiente non ha mai capito una mazza di niente. E lui mi ha detto "non lo so, eh vediamo..."

Salvini: "Incredibile Grillo, Lega va avanti"

Non si è fatta attendere la risposta del segretario della Lega Matteo Salvini: "Noi confermiamo il nostro atteggiamento costruttivo, responsabile, positivo e che ci porta a non parlare di ministeri e a non mettere veti su nessuno. È incredibile invece l'atteggiamento di Grillo e dei 5stelle che chiedono ministeri e vorrebbero imporre al professor Draghi un governo senza la Lega. Non è questo che ha chiesto Mattarella e che serve all'Italia. Noi andiamo avanti tranquilli: prima il bene del Paese e poi gli interessi dei partiti".  

Il video di Grillo

Intanto le consultazioni continuano. Il premier incaricato Mario Draghi domani 10 febbraio vedrà le parti sociali, regioni, enti locali e associazioni ambientaliste. Poi venerdì dovrebbe sciogliere la riserva. Alle forze politiche non ha chiesto una rosa di nomi, un segnale che non intende, perlomeno per ora, trattare sulla squadra di governo, intende farlo direttamente con il presidente della Repubblica.

Mentre continua il silenzio del premier incaricato sulla composizione dell'esecutivo, oggi le forze politiche uscendo dagli incontri, in alcuni casi durati più del previsto, hanno rivendicato quasi tutte la sintonia con le proposte illustrate dall'ex numero uno della Bce. Se al primo giro di consultazioni, infatti, Draghi si era limitato ad ascoltare, nel secondo è stato lui, raccontano, a parlare di più e per primo, elencando a volte per titoli le questioni su cui intende concentrarsi. Riforma fiscale all'insegna della progressività, nessun aumento delle tasse, impegno per accelerare il piano vaccinale mettendo in cima alle priorità gli insegnanti, modello Genova per la ripartenza dei cantieri e poi riconversione ecologica come occasione per rilanciare l'economia, ma anche scuola e disabili.  

Il pegno d'amore di Salvini a Draghi

Dopo la svolta della Lega, per ora è Giorgia Meloni l'unica con Fratelli d'Italia a restare fuori dal perimetro del governo di unità nazionale. "La presidente di Fdi è uscita dall'incontro dicendo che il professor Draghi "potrebbe scoprire che all'opposizione ci sia qualcuno di più leale della maggioranza che già litiga. Noi non siamo d'accordo con la nascita di questo governo ma siamo a disposizione della nazione".

A sancire il suo sì convinto al governo Draghi anche Silvio Berlusconi tornato oggi a Roma: una presenza apprezzata dal premier incaricato.

Il leader di Forza Italia in poche parole ha sintetizzato il senso dell'operazione: "Quello che nasce è un governo che si fonda sull'unità del Paese e delle forze politiche senza preclusione alcuna. La gravità dell'ora impone a tutti di mettere da parte calcoli, tattiche, interessi elettorali per mettere al primo posto la salvezza del Paese". 

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