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Giovedì, 25 Aprile 2024
Movimento 5 Stelle

M5s, espulsi i "dissidenti" Artini e Pinna

Aria tesa in casa 5 Stelle dopo la decisione del leader del Movimento di mostrare il cartellino rosso a Massimo Artini e Paola Pinna. L'accusa: "Non hanno restituito parte del loro stipendio". La difesa: "I soldi dati alla Caritas"

Fuori altri due. I deputati del Movimento Cinque Stelle Massimo Artini e Paola Pinna sono stati espulsi. In un lungo post pubblicato sul blog di Beppe Grillo, la loro cacciata è stata sottoposta al voto della rete, che si è concluso alle 19 di oggi. Il risultato: "Ha votato sì il 69,8%, pari a 19.436 voti. Ha votato no il 30,2%, pari a 8.382 voti. Hanno partecipato alla votazione di oggi 27.818 iscritti certificati". La loro colpa? Aver violato, secondo l'accusa, le regole sulla restituzione di parte dello stipendio

L'ACCUSA - "I cittadini deputati Massimo Artini e Paola Pinna stanno violando da troppo tempo il codice di comportamento dei Parlamentari M5S sulla restituzione di parte dello stipendio liberamente sottoscritta al momento della loro candidatura senza la cui accettazione non sarebbero stati candidati. Massimo Artini invece da gennaio ha applicato un sistema di rendicontazione personale dove, mancano all'appello 7.000 euro". E "nonostante i solleciti del capogruppo e dello staff ad attenersi alle regole, come potete verificare , il cittadino deputato Artini continua a non utilizzare il portale online per le rendicontazioni e quindi a non restituire i rimborsi spese". 

LE REGOLE - "La mancanza di parola rispetto alle regole del codice di comportamento e verso gli altri eletti in Parlamento - si conclude la contestazione pubblica - è evidente ed è una situazione che non può più continuare. Ti si chiede per questo di esprimerti sulla permanenza di Pinna e di Artini nel Movimento 5 Stelle. Chi non restituisce parte del proprio stipendio (come tutti gli altri) viola il codice di comportamento dei cittadini parlamentari M5S, impedisce in questo caso a giovani disoccupati di avere ulteriori opportunità di lavoro oltre a tradire un patto con chi lo ha eletto. Un comportamento non ammissibile in generale, ma intollerabile per un portavoce del M5S. Quindi valuta: Sei d'accordo - è la domanda rivolta dal blog ai militanti grillini iscritti al portale- che Pinna e Artini non possano rimanere nel Movimento 5 Stelle?".

LA DIESA DELLA PINNA - "Quanto apparso sul blog www.beppegrillo.it è falso. Per non parlare di quella che è una vera e propria sospensione dello stato di diritto. Il sondaggio sull'espulsione sì che è una violazione delle regole perchè non passa dall'assemblea, perchè si danno informazioni false e perchè c'è solo una versione". Lo scrive su facebook la deputata M5S Paola Pinna. "Non è vero - si difende - che mi son tenuta i soldi ma ho versato la parte prevista dal codice di comportamento al Fondo di garanzia per le PMI e i risparmi sui rimborsi forfetari di soggiorno a Roma alla Caritas. Perchè c'è chi sta molto peggio di chi ancora può chiedere un prestito seppur assistito da garanzia dello Stato: c'è anche chi ha chiuso l'attività e chi ha perso il lavoro o non l'ha mai avuto. Sul sito www.tirendiconto.it abbiamo deciso di non pubblicare in 18 perchè ci sono troppi dubbi sulla gestione e attendiamo delle risposte. Sul mio blog www.paolapinna.it sono caricate le contabili dei bonifici fino al mese di settembre, tre mesi in più rispetto al blog".

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