Grillo al Quirinale: "Il governo o servizi segreti e Rai"

Sono da poco passate le nove del mattino. Al Quirinale arriva Beppe Grillo. Con lui i capogruppo alla Camera e Senato, Roberta Lombardi e Vito Crimi. Non c’è Casaleggio. Ad attenderli il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Il giorno più lungo delle consultazioni inizia nel segno dei 5 Stelle. L’ago della bilancia della partita Bersani, del suo piano A.

Oltre un’ora di colloquio, poi Crimi e Lombardi, senza Grillo, leggono un comunicato alla stampa. Nessuna domanda, solo il tempo della lettura di una nota. "Il Movimento 5 Stelle – sottolinea la capogruppo alla Camera – è stato il primo per numero di voti alle ultime elezioni, per questo abbiamo chiesto al Presidente della Repubblica un incarico di governo".

Subentra Crimi e legge la piattaforma programmatica dentro la quale si muoverebbe l’eventuale esecutivo 5 Stelle. Venti punti, tra i quali: "Reddito di cittadinanza; 'politometro'; misure per il rilancio delle piccole e medie imprese; tagli agli sprechi della politica".

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Di nuovo Roberta Lombardi per le conclusioni: "Con questo programma ci siamo presentati alle elezioni. Finora nonostante la dimensione elettorale nessuna carica istituzionale è stata data al Movimento 5 Stelle". Per il Movimento, infatti, l’elezione dei presidenti di Camera e Senato sono stati "oggetto di contrattazione e mercanteggiamento dei partiti e non riconoscimento della volontà popolare". Per questo le richieste avanzate al cospetto di Napolitano. Un "mandato pieno al MoVimento 5 Stelle, che si presenterà in Parlamento con un suo candidato per la presidenza del Consiglio e un programma su cui chiederà la fiducia".

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OPPOSIZIONE – Così o all’opposizione. Anche se il Movimento 5 Stelle mostra i muscoli. Se infatti i grillini si siederanno nei banchi della minoranza i 5 Stelle chiederanno la presidenza di due commissioni: il Copasir (che veglia sui servizi segreti) e Vigilanza Rai.

Finita la nota Crimi e Lombardi, se ne vanno. "Avete fatto un nome?" per la presidenza del consiglio, gli urlano i giornalisti. "Abbiamo indicato un progetto, è la risposta della capogruppo alla Camera".

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NO A GRASSO SI’ MODELLO SICILIA – Due minuti dopo sono già fuori nel piazzale del Quirinale. Altri due minuti e sul blog di Beppe Grillo arriva la posizione ufficiale del Movimento: "Il M5S non accorderà alcuna fiducia a governi politici o pseudo tecnici con l'ausilio delle ormai familiari “foglie di fico” come Grasso. Il M5S voterà invece ogni proposta di legge se parte del suo programma".

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