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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Il gruppo di Responsabili Europeisti che vuole salvare Conte (ma senza numeri)

Dieci senatori (ma si conoscono soltanto otto nomi, per ora) riuniti e pronti a essere convocati da Mattarella. C'è un giallo su Sandra Lonardo Mastella. Ma per puntellare la maggioranza mancano almeno altri sette voti

È nato ufficialmente ieri "Europeisti", il gruppo dei Responsabili che vuole salvare il Conte-Ter: dieci senatori, il minimo indispensabile quando per puntellare la maggioranza a Palazzo Madama ne servono 17, e un piccolo giallo annesso. 

I Responsabili Europeisti che vogliono salvare il Conte-Ter (ma non hanno i numeri)

Ovvero quello della presenza di Sandra Lonardo, la moglie di Clemente Mastella che però, secondo quanto scrive l'AdnKronos, non risulterebbe tra i dieci componenti della nuova formazione centrista. Allo stato, il gruppo parlamentare autonomo, che verrà formalizzato oggi, non conta sull'apporto dell'ex azzurra. I dieci i senatori della nuova formazione politica centrista, tutti del Misto, provengono dal Maie e dalla nuova componente Centro democratico (che alla Camera fa riferimento a Bruno Tabacci). Si conoscono i nomi di otto 'costruttori': si tratta dei cinque del 'Maie-Italia 23' Ricardo Merlo, Saverio De Bonis, Adriano Cario, Maurizio Buccarella e Raffaele Fantetti (presidente dell'Associazione Italia 23) e dei due ex azzurri Maria Rosaria Rossi e Andrea Causin. Ultimo arrivato è l'ex pentastellato Gregorio De Falco, che porterà in dote il simbolo 'Cd' 'prestato' da Tabacci. Ne mancano due. E proprio ieri dalle parti di Palazzo Madama si favoleggiava di tre Costruttori Misteriosi che avrebbero aderito a sorpresa al nuovo gruppo

Intanto l'annuncio del nuovo gruppo che nelle intenzioni dovrebbero salvare il Conte-Ter è stato rimandato per una motivazione ben precisa: non è stato ancora deciso chi sarà il capogruppo. "Un paradosso: litigare per il capogruppo quando ancora non c’è il gruppo", commenta oggi il Corriere della Sera. Uno dei registi dell'operazione è proprio quel Bruno Tabacci che consigliava a Conte di dimettersi per varare più agevolmente il nuovo governo. Il premier alla fine ha accettato il consiglio ma soltanto perché nel frattempo a spingerlo nella stessa direzione è stato anche il Partito Democratico. Alla fine però la dura verità è che gli Europeisti Responsabili non hanno fatto guadagnare nemmeno un voto all'avvocato, visto che i nomi sono quelli di senatori che hanno già votato la fiducia a Conte al Senato. 

Nononostante le voci li indicassero come in bilico, infatti, né Paola Binetti dell'Udc né la componente di centrodestra che fa oggi riferimento a Giovanni Toti ("Cambiamo") ha aderito e per adesso il pallottoliere segna ancora pollice verso. In compenso l'ambizione dei Responsabili Europeisti è quella di traghettare voti da Forza Italia alla maggioranza. Intanto però il calcolo è impietoso: il Corriere spiega che governo rimane a quota 154. "Conte ottenne 156 voti alla fiducia, a cui aggiungere un parlamentare M5S positivo al Covid, ma a cui sottrarre 3 senatori a vita (Cattaneo, Segre, Monti): si scende a quota 154 senatori eletti, sette in meno della maggioranza assoluta. Senza contare, naturalmente, il possibile apporto dei 17 renziani, che è tutto da verificare, a fine consultazioni".

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Conte può fare a meno di Renzi con il nuovo gruppo?

Uno di quelli che potrebbe entrare è Luigi Vitali, che oggi detta condizioni piuttosto stringenti: "Qui bisogna modificare completamente la linea politica sulla giustizia. Parlo innanzitutto della prescrizione. Ma penso anche alla questione dei trojan, i software che consentono di intercettare. Dovrebbero essere usati solo per reati come la criminalità organizzata, terrorismo e traffico di sostanze stupefacenti. E invece vengono utilizzati anche per spiare il marito che fa l’amore con la moglie. O magari con l’amante". 

Se l'ambizione era quella di fare a meno di Renzi con il nuovo gruppo, per ora Conte è molto lontano dall'obiettivo. Invece se i tempi verranno rispettati è probabile che il gruppo “Europeisti Maie Centro Democratico” faccia in tempo ad essere chiamato come componente autonoma alle consultazioni in programma per domani al Quirinale (oggi sarà il giorno dei presidenti della Camera e del Senato). Ad oggi, scrive La Stampa, servono almeno altre 5 adesioni al gruppo degli “Europeisti”, due in più volendo escludere dalla conta i senatori a vita, che pure hanno votato la fiducia al governo.

Tra i papabili anche alcuni ex 5 stelle, che fin qui non hanno appoggiato Conte, come Carlo Martelli e Mario Giarrusso, con cui le trattative ci sono state e ci saranno. 

"I numeri ancora non bastano ma a nascita del gruppo è una notizia importante", ha detto ieri il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia durante Cartabianca. Ma il tempo stringe. 

EDIT ore 9,41: I componenti del neo gruppo nato a palazzo Madama sono: Mauriizio Buccarella, Adriano Cairo, Andrea Causin, Saverio De Bonis, Gregorio De Falco, Raffaele Fantetti, Gianni Marilotti, Riccardo Merlo, Mariarosaria Rossi e Tatjana Rojc. Si tratta di dieci parlamentari. Fantetti sarà il presidente del gruppo, Causin il vice presidente. Uno dei nomi nuovi è quello della scrittrice Tatjana Rojc, che si trovava fino a ieri nel gruppo del Partito Democratico. Nel dicembre 2019 è stata tra i 64 firmatari del referendum confermativo sul taglio dei parlamentari proposto dal M5s. Marilotti, anche lui scrittore, è stato eletto nel M5s da cui è uscito nel novembre 2020. 

"Se passerò con gli europeisti? Per ora no". Taglia corto con l'AdnKronos il senatore del Misto, Mario Michele Giarrusso, ex Cinque stelle, tra i nomi più gettonati tra coloro che potrebbero dare sostegno al premier dimissionario Giuseppe Conte, in vista di un Conte ter. Poi Giarrusso spiega che "le novità dovete chiederle al Maie".

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