Lega Nord, è caccia a 200mila euro in diamanti
L'assessore allo Sport della regione Lombardia lascia al termine di un vertice con Maroni e Calderoli. Intanto proseguono le indagini fra il tesoro leghista. Guardia di finanza in via Bellerio. Indaga la Corte dei conti
Gli agenti della Guardia di finanza sono tornati in via Bellerio, sede della Lega Nord, per acquisire ulteriori documenti in merito all'uso dei fondi pubblici. Contemporaneamente emerge la notizia che anche la Corte dei Conti ha aperto un fascicolo, sempre sull'uso dei contributi elettorali, ipotizzando il reato di danno erariale.
Il "blitz" - E' stato un blitz "in tono minore" quello che gli agenti della Guardia di Finanza hanno compiuto nel primo pomeriggio in via Bellerio mentre all'interno era in corso la riunione dei dirigenti della Lega Nord. I militari hanno acquisito i bilanci degli ultimi anni del partito e altre carte sulle spese del Carroccio, con relativi permessi dopo che la Procura di Milano, nei giorni scorsi, aveva notificato al nuovo tesoriere, Stefano Stefani, un ordine di esibizione per avere accesso a questi documenti.
Caccia ai diamanti - Ma è soprattutto il 'tesoro" di diamanti ad alimentare il caos tra il popolo leghista. Da quanto risulta dalle analisi degli inquirenti che indagano sulle distrazioni di fondi dalle casse della Lega, mancano all'appello altri 200mila euro di diamanti che sarebbero stati acqusitati dall'ex tesoriere Belsito. Diamanti che si sommerebbero ai 200mila euro di lingotti e altri 100mila in diamanti già noti.
