Il centrodestra si è già spaccato: La Russa eletto senza i voti di Forza Italia
Solo Berlusconi e Casellati votano, gli altri senatori azzurri no. Per un pezzo di centrodestra che si smarca, dall'opposizione qualcuno ha permesso l'elezione. Numeri e accuse
Ignazio La Russa è il nuovo presidente del Senato. Il cofondatore di Fratelli d'Italia alla prima votazione di oggi, 13 ottobre, ha avuto 116 voti a favore. Ne bastavano 104 per essere eletto. Fdi centra quindi il suo obiettivo ma è un successo "zoppo". Forza Italia, partito della coalizione di centrodestra, non lo ha votato. Solo Berlusconi e Casellati hanno partecipato al voto, gli altri senatori azzurri non hanno ritirato la scheda.
Chi è Ignazio La Russa
Che significa? Numericamente vuol dire che qualcuno dell'opposizione ha aiutato La Russa. Chi invece avrebbe dovuto scrivere La Russa sulla scheda, nel segreto del voto, non lo ha fatto. Politicamente è sintomo di una coalizione che inizia il suo cammino nel segno dei giochi di forza con Forza Italia che non vuole un ruolo secondario e lo fa capire chiaramente a Giorgia Meloni. I "sospetti" sui voti extra sono sul Terzo Polo. Lo stesso Berlusconi si dice "lieto" del voto di oggi e tira in ballo Calenda e Renzi: "Avevamo fatto i calcoli che lo avrebbero votato tutti lo stesso". I due diretti interessati smentiscono. Intanto i conti non tornano.
La Russa nuovo presidente del Senato, chi lo ha votato e chi no
La Russa ha avuto 116 voti. Guardiamo la composizione dei gruppi dell'Assemblea di Palazzo Madama. Fdi ha 66 senatori, la Lega 29, Fi 18 e Noi Moderati 2, per complessivi 116 voti, quelli ottenuti da La Russa. Tuttavia dei 18 senatori di Fi solamente in due sono entrati nella cabina per votare (Berlusconi e Casellati). Mancano all'appello almeno 16 voti. Schede determinanti perché senza La Russa non avrebbe avuto la maggioranza e non sarebbe stato eletto. I 16 voti mancanti devono essere giunti da altri gruppi. Restano Pd, M5s, Azione, Avs, Svp, Maie, l'indipendente Dafne Musolino. E poi ci sono i senatori a vita. Si tratta ovviamente di conteggi comunque ipotetici perché il voto è segreto e quindi impossibile dare per scontate le preferenze.
Verso il nuovo Governo: la diretta
Inizia così la "caccia" al voto che non t'aspetti e lo scambio di accuse. "Non sono nostri (i voti a La Russa, ndr). Io un'idea da chi siano arrivati ce l'ho ma non la dico..."., dice Giuseppe Conte.
"È chiaro che nell'opposizione c'è chi sta dando una mano - evidentemente interessata - a una maggioranza che altrimenti non starebbe in piedi. Il Pd ha compattamente votato scheda bianca. La giornata di oggi dimostra due cose: la prima è che il Pd è l'unica vera forza di opposizione e la seconda è che qualcuno sta trattando sotto banco, facendo da stampella a una destra disunita su tutto. Un fatto molto grave". Interviene subito la senatrice del Pd, Simona Malpezzi.
"Irresponsabile oltre ogni limite il comportamento di quei senatori che hanno scelto di aiutare dall'esterno una maggioranza già divisa e in difficoltà. Il voto di oggi al Senato certifica tristemente che una parte dell'opposizione non aspetta altro che entrare in maggioranza", tuona il segretario del Pd Enrico Letta.
Il principale indiziato, secondo i dem, sarebbe il Terzo Polo. Il tandem Calenda-Renzi è visto come responsabile dei voti "extra" anche da Berlusconi. "Sapevamo che La Russa lo avrebbero votato gli altri, Renzi Azione e i senatori a vita", ha detto il Cavaliere lasciando l'Aula.
Calenda però si smarca: "Noi abbiamo votato bianca. Diciannove voti a La Russa, noi non li abbiamo. Sono stati - rilancia - o i 5 Stelle o il Partito Democratico. Non avremmo pensato ad una possibile mossa del cavallo". Lo ha detto il senatore Calenda a Palazzo Madama. Anche Renzi nega."Se io faccio una cosa la rivendico, con un sorriso a 32 denti, quindi non sono stato io. In questo caso, da quello che mi hanno detto, c'erano 19-20 voti in più, quindi se fate i conti...", dice il leader di Iv lanciando una stilettata: "C'è un regolamento di conti intorno al centrodestra".
"Ma li avete visti i nostri? - si sfoga con l'Adnkronos in Transatlantico alla Camera di un big di Azione - Avete visto Carlo e Matteo che sono entrati e usciti al volo dalla cabina. Ma di che stiamo parlando".
L'assist a La Russa sarebbe stato fornito per avere in cambio il sostegno della maggioranza sulle vicepresidenze delle Camere. Accusa rinviata al mittente. "Allora, mettiamola così. C'è un signore di Ferrara (Franceschini, ndr) che da 25 anni fa questi giochetti in Parlamento. E lo si vedrà la prossima settimana quando verranno eletti vicepresidenti al Senato Dario Franceschini e Stefano Patuanelli. Loro hanno già l'accordo e si sono blindati con La Russa per non avere scherzi quando ci si voterà".
La Russa: "Ringrazio chi mi ha votato pur non facendo parte del centrodestra"
Forza Italia lancia la sfida a Fdi
L'opposizione insomma si defila. Il segreto dell'urna non permette di svelare i giochi. Quella che invece è emersa in modo cristallino è la volontà di Forza Italia di non essere "seconda" nessuno. Berlusconi tornato in Senato non vuole il vuole per i suoi il ruolo di comparsa. Il messaggio a Giorgia Meloni è chiaro.
"Sinceri auguri al nuovo presidente del Senato Ignazio La Russa - si legge in una nota diramata dallo staff del Cavaliere -. Forza Italia ha voluto dare un segnale di apertura e collaborazione con il voto del presidente Berlusconi. Ma in una riunione del gruppo di Forza Italia al Senato è emerso un forte disagio per i veti espressi in questi giorni in riferimento alla formazione del governo. Auspichiamo che questi veti vengano superati, dando il via a una collaborazione leale ed efficace con le altre forze della maggioranza, per ridare rapidamente un governo al Paese".
Berlusconi sbotta mentre parla con La Russa: "Vaffa****"
Il nodo ha un nome e cognome: Licia Ronzulli. Berlusconi la vuole tra i ministri del Governo che sta per nascere. Giorgia Meloni e Fdi si oppongono. E la conseguenza brucia sulla pelle di La Russa che, non dimentichiamolo, è cofondatore del partito di Giorgia Meloni. Berlusconi e il neo eletto presidente del Senato si conoscono da lunga data, il secondo è anche stato ministro della Difesa con Berlusconi premier. I rapporti tra i due sono buoni, eppure oggi proprio mentre le votazioni erano in corso le telecamere della stampa hanno immortalato un battibecco tra i due. Volti scuri e toni stizziti.
La Russa: "Grazie per i voti fuori dalla maggioranza"
"Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno votato, quelli che non mi hanno votato, quelli che si sono astenuti e quelli che mi hanno votato pur non facendo parte della maggioranza di centrodestra, grazie di cuore", replica sorridendo La Russa nella prima dichiarazione da presidente di Palazzo Madama.
"Per me quello che contano sono i risultati - dice Meloni - mi pare che i risultati dicano con chiarezza che sono intenzionata a dare a questa nazione, se ne avrò occasione, un governo autorevole. Non intendo fermarmi di fronte a questioni che sono secondarie".
Il primo round si chiude così. Con sorrisi tirati e scambi di accuse. Si attende adesso l'elezione del presidente della Camera, poi sarà tempo delle vicepresidenze. Tutti step che potranno lasciare capire lo stato di salute del futuro Governo.