Accostò il Movimento 5 Stelle a mafia, Buzzi e Carminati: Ignazio Marino finisce a processo
L'ex sindaco di Roma Ignazio Marino è stato rinviato a giudizio per diffamazione: il 21 gennaio del 2015, accostò infatti il Movimento 5 stelle a Massimo Carminati, Salvatore Buzzi e alla mafia. Il processo è stato fissato al 24 gennaio 2018
Marino rinviato a giudizio: l'ex sindaco di Roma sarà processato con l'accusa di diffamazione nei confronti del Movimento 5 stelle. Come ricorda Roma Today, Marino nel corso di alcune dichiarazioni rilasciate il 21 gennaio del 2015, accosto il M5S alla mafia. L'udienza è stata fissata per il 24 gennaio del prossimo anno. La decisione è stata presa dalla giudice per l'udienza preliminare Alessandra Boffi mentre l'accusa con il pubblico ministero aveva sollecitato il proscioglimento.
LE DICHIARAZIONI - “Il Movimento cinque stelle fa le stesse richieste della mafia: vuole che gli onesti vadano a casa” ha affermato colpendo nel centro proprio uno degli slogan del M5S" aveva detto a margine di una conferenza stampa in Campidoglio. Un commento dell'ex primo cittadino verso la campagna del M5S in favore dello scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose.
Ad ottobre Ignazio Marino venne assolto dall'accusa di peculato, truffa e falso per la vicenda scontrini e consulenze della Onlus Imagine. All'ex sindaco erano state contestate 56 cene consumate tra il luglio del 2013 e il giugno del 2015, per complessivi 12.700 euro pagati con la carta di credito in dotazione all’allora primo cittadino ma consumate, secondo gli inquirenti, “generalmente nei giorni festivi e prefestivi, con commensali di sua elezione, comunque la difformi della funzione di rappresentanza dell’ente”. I giudici hanno scartato l'ipotesi che Marino avesse dato disposizioni per giustificare le spese con indicazioni non veritiere.
