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Venerdì, 29 Marzo 2024
ILVA / Taranto

Taranto, la vendetta dell'Ilva: "Stabilimenti chiusi"

Dopo il sequestro della produzione e la raffica di arresti per aver provato a nascondere il reale impatto ambientale dell'acciaieria, l'azienda comunica la chiusura di tutte le fabbriche del gruppo.

Ora possiamo dirlo: Taranto è una città ufficialmente nel baratro. Dopo la raffica di arresti di questa mattina - sette in tutto - con l'accusa di aver provato a nascondere l'impatto ambientale dell'Ilva e il sequestro della produzione, ecco la 'vendetta' dell'azienda: lo stabilimento del Gruppo Ilva verrà chiuso.

Non solo. Con l'acciaieria chiuderanno anche gli stabilimenti del Gruppo che Taranto rifornisce. Quindi stop alla produzione anche a Genova, Novi Ligure (Genova), Marghera (Venezia), Patrica (Frosinone) e Racconigi (Cuneo).

A comunicarlo, con una fredda e dura nota, è la stessa azienda: "Il sequestro della produzione disposto dalla magistratura "comporterà in modo immediato e ineluttabile l'impossibilità di commercializzare i prodotti e, per conseguenza, la cessazione di ogni attività nonchè la chiusura dello stabilimento di Taranto e di tutti gli stabilimenti del gruppo che dipendono, per la propria attività, dalle forniture dello stabilimento di Taranto".

A dare la notizie in anteprima è stata la Fiom che, tramite il segretario tarantino Donato Stefanelli, ha spiegato come "l'azienda sta comunicando in questo momento che da stasera fermano gli impianti di tutta l'area a freddo". Come conseguenza, tutti i lavoratori Ilva saranno collocati in ferie forzate.

Ma i sindacati non ci stanno a questo "ennesimo ricatto" dell'Ilva e invitano i lavoratori che devono finire il turno "a rimanere al loro posto e a quelli che montano domani mattina di presentarsi regolarmente"

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