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Venerdì, 19 Aprile 2024
Taranto

"Non potevamo non sequestrare l'Ilva, perizie terrificanti"

Il procuratore generale della Corte d'Appello, Giuseppe Vignola, non ci sta a far passare la Procura di Lecce come i responsabili del caos di Taranto: "Il sequestro era obbligato, i responsabili dell'inquinamento non siamo noi"

Non ci sta, il procuratore generale Giuseppe Vignola, a far passare la Procura come responsabile del caos dell'Ilva di Taranto. "I magistrati" ha spiegato Vignola" non si trovavano davanti al bivio tra lavoro e ambiente. Questo è il bivio a cui si trova la politica".

Questo il senso del duro attacco a chi sta provando a scaricare sui pm tutta la responsabilità. "Le conclusione dei periti incaricati dal Gip sono terrificanti" ha sottolineato Vignola, "tanto che possiamo parlare di disastro ambientale relativo agli ultimi sette anni di esercizio dell'Ilva".

Per questo, la Procura si è trovata al cospetto "di un'azione da interrompere a qualunque costo". 

CONFERENZA STAMPA - Così Vignola ha iniziato la conferenza stampa per illustrare ai giornalisti i provvedimenti cautelari (arresti domiciliari per otto dirigenti e sequestro per gli impianti a maggiore emissione dello stabilimento siderurgico) adottati giovedì dal Gip del Tribunale del capoluogo ionico Patrizia Todisco.  A questo proposito Vignola ha citato l'articolo 321 del Codice penale e ha difeso "le grandi capacità dei consulenti nominati dal Gip nell'incidente probatorio, strada scelta per dare la possiblità di un contraddittorio tra le parti.

Il loro lavoro dal punto di vista scientifico -ha aggiunto- è ineccepibile, anche se inopinatamente qualcuno ha parlato di leggerezza o falsificazione delle perizie".  Quanto al sequestro, questo "era obbligato, non si poteva ignorare la conclusione delle perizie, anche se il provvedimento - ha precisato Vignola - non e' stato preso a cuor leggero ed è stato sofferto. I magistrati si sono mossi nella legalità. Non potevano prendere altri provvedimenti in una situazione del genere". 

RESPONSABILITA' - Quindi ha affermato che "i responsabili dell'inquinamento non sono nè il Gip nè la Procura: le responsabilità sono altre. Quelle penali le abbiamo trovate noi, quelle politiche, economiche e amministrative non spetta a noi cercarle e trovarle. Noi ci siamo mossi in un recinto, per usare un'espressione molto cara al nostro governatore (Vendola ndr) è quello disegnato dalla Carta costituzionale".

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