Incontro tra Renzi e Berlusconi: il "patto del Nazareno" a palazzo Chigi

È durato quasi tre ore l'incontro a Palazzo Chigi tra il presidente del Consiglio e segretario del Pd Matteo Renzi e Silvio Berlusconi. L'ex premier ha lasciato le sede del governo insieme a Gianni Letta senza rilasciare dichiarazioni. Al centro del tavolo, ovviamente, il momento del "patto irrevocabile" anche se fonti non ufficiali spiegano come questo vertice non si è limitato a mettere il "suggello" a un accordo già chiuso per rivedere l'Italicum.  

I due leader non erano soli: a fare gli onori di casa, con Renzi, c'erano Lorenzo Guerini e il sottosegretario Luca Lotti. Dall'altra parte del tavolo, con il Cavaliere, Gianni Letta e Denis Verdini. L'unico a raccontare qualcosa dell'incontro è stato Guerini, che ha spiegato come "si è stabilita la possibilità di modifiche che saranno oggetto di un ampio confronto sulle soglie di accesso". Lo stop, invece, sulle preferenze. 

Comunque, "incontro positivo": si prosegue sull'impianto del Nazareno. Certo, ci potranno essere ritocchi "ma nessuno stravolgimento".

LE MODIFICHE - Uno il punto centrale su cui tornare a discutere: lo sbarramento per i piccoli partiti. Entrambi gli schieramenti hanno interesse a una soglia bassa di ingresso per i partiti che si presentano in coalizione e alta per quelli che vanno alle urne da soli. Chiaro l'obiettivo: "costringere" partiti come Sel o Ncd a portare voti ai due schieramenti. Appuntamento dopo l'estate. 

Quanto alle preferenze, Berlusconi sarebbe contrario ma non ha posto veti: in fondo, erano previste dal patto del Nazareno e quel patto va rispettato. La soluzione potrebbero essere i collegi uninominali, ma anche qui è presto per parlarne. Oggi era importante tornare a stringersi la mano e continuare sulla falsariga dell'accordo. E così è stato. L'importante, per entrambi, è raggiungere finalmente il sogno di un parlamento veraemente "bipolare".