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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Falso ideologico in atto pubblico: indagata la sindaca Appendino

Indagato anche l'assessore al Bilancio di Torino Sergio Rolando. La sindaca ha subito risposto alle accuse: "Sono serena e pronta a collaborare con la magistratura"

Chiara Appendino, la sindaca di Torino, insieme all'assessore al Bilancio Sergio Rolando, sono finiti nel registro degli indagati della procura con l’accusa di falso in atto pubblico in relazione al bilancio del 2016.

Un’inchiesta che vede, al centro, il primo bilancio della giunta pentastellata e partita su impulso di alcuni esponenti dell’opposizione, su tutti i capigruppo Alberto Morano (dell’omonima lista civica) e Stefano Lo Russo del Pd. In particolare c’è da chiarire quel debito da 5 milioni di euro “sparito” dal bilancio della città del 2016 in merito alla vicenda Westinghouse.

Alle 10. 50 di questa mattina la Sindaca ha già replicato con una nota

“Vi comunico che mi è appena stato notificato un avviso di garanzia dalla Procura di Torino per la vicenda Ream. Sono assolutamente serena e pronta a collaborare con la magistratura, certa di aver sempre perseguito con il massimo rigore l'interesse della Città e dei torinesi. Desidero essere ascoltata il prima possibile al fine di chiarire tutti gli aspetti di una vicenda complessa relativa all’individuazione dell’esercizio di bilancio al quale imputare un debito che questa amministrazione mai ha voluto nascondere”. 

Il Comune, secondo la procura, avrebbe garantito l’equilibrio del bilancio del 2016 attraverso un falso: conteggiando un credito, ma non il rispettivo debito.

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