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Martedì, 16 Aprile 2024
Il caso

Indagati Polverini e Alemanno: finanziamento illecito ai partiti

L'ex presidente della Regione Lazio e l'ex sindaco di Roma sono indagati per 30mila euro che Alemanno avrebbe fatto dare ad una società di telemarketing per promuovere la candidatura della Polverini

ROMA - Guai in vista per Renata Polverini e Gianni Alemanno. L'ex presidente della Regione Lazio e l'ex sindaco di Roma sono infatti indagati dalla procura di Roma per finanziamento illecito a un esponente politico. Al centro della vicenda c'è un finanziamento - da trentamila euro - dato ad una società di telemarketing per promuovere la candidatura della Polverini nel 2010. 

I soldi, secondo gli inquirenti, sarebbero stati concessi grazie alla intermediazione di Fabio Ulissi, ai domiciliari, e per decisione di Alemanno. Sono finiti agli arresti domiciliari un manager già dirigente della società Accenture, Giuseppe Verardi, e, proprio Fabio Ulissi, stretto collaboratore di Alemanno. 

Verardi e Ulissi sono accusati anche di frode fiscale in relazione alla emissione di false fatture. 

POLVERINI - "Apprendo dalle agenzie di stampa la notizia di una indagine a mio carico nell'ambito di una inchiesta avviata un anno fa per finanziamento illecito ai partiti e che riguarda persone che non conosco - ha ccommentato la Polverini in una nota - Ho completa fiducia nella Magistratura e sono sicura che, se c'è una indagine, verrà provata la mia estraneità ai fatti".

ALEMANNO - Sulla stessa lunghezza d'onda Gianni Alemanno che, come la collega, ha affidato la sua difesa ad una nota stampa. "Ho appreso dalle agenzie di stampa la notizia di questa indagine. Non so assolutamente nulla di queste vicende né, tantomeno, mi sono occupato del finanziamento della campagna elettorale per le elezioni regionali del 2010. Attendo - ha concluso - quindi con fiducia gli sviluppi del lavoro della magistratura che confermeranno la mia estraneità a ogni addebito".

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