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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Offese di Di Battista padre sul web a Mattarella, la Procura indaga contro ignoti

Il padre di Di Battista aveva scritto che gli italiani dovrebbero assaltare il Quirinale. Ora ci scherza su: "Massima fiducia nella Magistratura e massima sfiducia nei confronti dei nostri reggitori"

Offesa al Presidente della Repubblica. E' il reato ipotizzato nel fascicolo di indagine aperto dalla Procura di Roma, al momento contro ignoti, per il post su Facebook pubblicato lo scorso 23 maggio da Vittorio Di Battista, padre dell'esponente M5S, Alessandro. E' quanto si apprenda da fonti di piazzale Clodio. Il procedimento è coordinato dal procuratore aggiunto Francesco Caporale e dal sostituto Eugenio Albamonte, che hanno affidato accertamenti ai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Roma con l'obiettivo di identificare l'effettivo autore del post per poi iscriverlo nel registro degli indagati.

Una settimana fa aveva scritto su Facebook (post poi rimosso) che gli italiani dovrebbero assaltare il Quirinale ("È più di una Bastiglia, ha quadri, arazzi, tappeti e statue. Se il popolo incazzato dovesse assaltarlo, altro che mattoni") e avvertiva Mattarella ("Forza, mister Allegria, fai il tuo dovere ed eviterai seccature").

Di Battista padre avverte Mattarella: "Se il popolo dovesse assaltare il Quirinale..." 

La procura di Roma ha aperto un fascicolo violazione dell’articolo 278 del codice penale, che stabilisce che "chiunque offende l’onore o il prestigio del Presidente della Repubblica, è punito con la reclusione da uno a cinque anni". 

In un post intitolato "I dolori di mister allegria" Vittorio Di Battista aveva scritto "È il papà di tutti noi – diceva Vittorio Di Battista del capo dello Stato -. È quello che si preoccupa di varare un governo. È quello che ha avallato la legge elettorale che impedisce di varare un governo. Poveretto, quanto lo capisco. Lo capisco e per questo, mi permetto di dargli un consiglio, un consiglio a costo zero. Vada a rileggere le vicende della Bastiglia".

Di Battista è in partenza: "Tornerò non appena ci dovesse essere bisogno di me" 

Di Battista ci scherza su, sempre su Facebook: "Mi informano dell’apertura di un fascicolo di indagine aperto sul mio conto, presumo per vilipendio. Come tutti dicono, in questi casi, ho la massima fiducia nella Magistratura e la massima sfiducia nei confronti dei nostri ‘reggitori’. Vi terrò al corrente ma sappiate che gli aranci non siciliani, mi causano bruciori di stomaco".

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