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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Statali, via libera alla riforma Madia: dall'apertura ai precari alle pagelle, ecco le novità

Il Cdm ha dato l'ok definitivo al testo che cambierà le regole dell'organizzazione del lavoro: previsto il licenziamento per chi riceverà una valutazione negativa per tre anni di fila

Dal Consiglio dei ministri è arrivata l'approvazione definitiva alla riforma Madia. Il nuovo testo sul pubblico impiego punta a cambiare le regole sull'organizzazione del lavoro, toccando vari punti: dalla stabilizzazione del precariato alle disposizioni sui licenziamenti disciplinari, passando per i controlli sulle assenze per malattia e il  polo unico per le visite fiscali in capo all'Inps.
Un primo tassello molto importante per avviare i rinnovi contrattuali con l'invio della direttiva all'Aran da parte del ministro. In seguito al confronto con gli esponenti sindacali sono state ritoccate alcune parti del testo, ma l'impianto base è rimasto invariato. 

LE NOVITA'
Tra le principali 'buone nuove' c'è l'allargamento del precariato storico, con l'assunzione dei dipendenti pubblici precari prevista per tutti quelli che abbiano maturato tre anni di servizio in più amministrazioni pubbliche, requisiti che devono essere stati acquisiti entro il 31 dicembre di quest'anno. Tutti precari devono comunque aver partecipato ad un concorso.Proprio questo allargamento della platea dei precari risponde ad una delle domande più pressanti arrivate dai sindacati, richieste in linea con i pareri delle commissioni parlamentari.

Sui licenziamenti disciplinari la valutazione verrà effettuata tenendo conto di due diversi fattori: quello economico legato al contrato e quello disciplinare che invece spetta all'amministrazione. “Dobbiamo chiarire -  ha specificato il ministro senza portafoglio Marianna Madia - osa si intende per valutazione negativa”. Secondo il testo della riforma, ogni lavoratore verrà sottoposto ad una 'pagella' annuale e sarà soggetto al licenziamento se dovesse risultare 'bocciato' per tre anni di fila.
Invece, per quanto riguarda la quota prevalente sul salario accessorio, sarà necessaria un'intesa a livello collettivo e non individuale.

“Ora abbiamo le carte in regola dal punto di vista normativo, per lo sblocco dei contratti nel pubblico impiego - ha aggiunto la Madia -I due decreti approvati mi consentiranno di dare la direttiva all'Aran e riaprire una normale stagione contrattuale.  Prima di oggi,la legislazione ereditata non ci consentiva lo sblocco”.

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